Un secolo nerazzurro a Binario 7:in scena Vaccari con “Inter”

Un secolo nerazzurro a Binario 7:in scena Vaccari con “Inter”

Monza – Dopo “Animali notturni” di Juan Mayorga, la stagione di prosa del Binario 7 subisce un’originale virata. Sabato 28 e domenica 29 novembre va in scena “Inter”, una produzione della compagnia Fama Fantasma. Il sottotitolo suona così: ‘100 anni di storia nerazzurra in 90 minuti più eventuale recupero’.

Se siete interisti è un obbligo non mancare. Se siete tifosi di altre squadre resta comunque un appassionante piacere teatrale. Il testo di Matteo Colombo e l’interpretazione di Marco Vaccari ne fanno un piccolo gioiello. L’anno scorso, al debutto al teatro Ariberto, ha visto la presenza di vari calciatori. “Lo spettacolo ripercorre un secolo di storia trascorso tra vittorie e sconfitte, delusioni e successi – sottolinea Matteo Colombo -. Un’epopea a due colori: il nero e l’azzurro. Ripercorre le vicende di una squadra di calcio famosa nel mondo, celebra il centenario della gloriosa formazione milanese, apre le porte del sogno, della leggenda, del mito. Non è solo un viaggio tra gli almanacchi, le coppe, gli scudetti e i trofei conservati dalla società nella sede di Milano. E’ soprattutto una storia di sport e quindi di uomini, di passioni, di sentimenti autentici”.

Il protagonista non si risparmia, impegnato com’è in una travolgente prestazione linguistica e atletica che si trasforma nella voce, nel volto, nel corpo. Conduce la storia con passaggi di scena talvolta geniali, gioca con pochi oggetti che cambiano ruolo e forma, attenua le emozioni troppo intense con scoppiettanti entrate e uscite alla Fregoli. C’è spazio per bellissime metafore, meticolosi ritratti di eroi di San Siro, divertenti trovate. E poi racconti minuziosi di episodi storici. Mentre sullo schermo scorrono volti dell’epopea nerazzurra e tante sorprendenti immagini e sequenze filmate in bianco e nero preparate e montate da Guido Colla e Pierpaolo Cigagna. Delle musiche e delle canzoni d’epoca si occupa Davide Pruzzi.

E’ Vaccari, si diceva, a interpretare il monologo. A calcio ha anche giocato, poi è passato al palcoscenico ma ha conservato intatta la passione: “L’idea non viene solo dalla ricorrenza, dal centenario – spiega – è stato proprio il sangue nerazzurro che ci scorre nelle vene a spingerci a scrivere. Tra l’altro, abbiamo iniziato tre anni fa a buttar giù il testo, e guarda caso da lì l’Inter ha cominciato a vincere”. E’ cambiato il vento dunque, ma lui non ritiene che la tifoseria interista abbia cambiato pelle: “No, sia ora che si vince, sia quando non si vinceva, con la squadra c’è un rapporto particolare, soprattutto nelle serate di Coppa, che sono le più affascinanti. C’è un’emozione unica, una fusione con chi sta in campo, un’anima sola”. Biglietti a 18/12/6 euro.
m.p.