Monza – Quella che sta per piovere in testa ai vertici Trenord è una vera e propria pioggia di ricorsi, denunce, richieste di rimborso. A coordinare le centinaia di migliaia di pendolari che sono rimasti a piedi nei giorni scorsi per i disservizi del servizio trasporto pendolari su ferro saranno le associazioni di tutela dei consumatori, scese in campo decise a far pagare a Trenord tutti i disagi patiti dagli utenti. Ecco un’agile guida tra tutte le iniziative in campo.
Codici – La prima a scendere in campo è stata Codici che ha organizzato una Class action contro Trenord. «Abbiamo deciso – spiegano dall’associazione – di promuovere una class action contro Trenord con lo scopo di far ottenere ai viaggiatori un giusto risarcimento per i danni subiti in questi giorni e chissà per quanti giorni ancora». E poi via con le testimonianze raccolte dai pendolari: “Ho preso il treno S9 delle 7:50 a Monza, sono stato fortunato perché molte persone non sono riuscite a salire (era un carro bestiame); c’è anche un problema di sicurezza non indifferente perché se succede qualcosa impaccati in quelle condizioni non oso pensare al disastro che provocherebbe». Un giovane pendolare scrive: “Martedì pomeriggio, ritorno: il disastro. Arrivo a Cadorna intorno alle 18, una marea di gente, tornelli aperti, sul tabellone tutti i treni sarebbero in partenza, però la stazione era deserta: tutti i binari vuoti, non c’era un solo treno. Iniziano le soppressioni con le urla della gente disperata. In due giorni ho perso più di 2 ore di tempo prezioso”. La rabbia di un’altra pendolare: “Non ci si può mettere due ore da Seregno a Milano, passando da treni sauna stipati all’inverosimile ad attese interminabili al freddo sui binari, senza informazioni, senza personale che dà assistenza”. Per info: contattare il numero 02/36503438 o scrivere a codici.lombardia@codici.org.
Altroconsumo – Tre mesi di abbonamento rimborsato per disagi, trattenute in busta paga sui ritardi al lavoro, malori. È quanto Altroconsumo chiede al giudice con la class action contro Trenord per risarcire i pendolari in Lombardia. Per partecipare basta cliccare su www.altroconsumo.it/trenord. Alcuni esempi in moneta sonante raccolti da Altroconsumo tra i 700mila che ogni giorno sperano di arrivare in orario, o almeno di salire su un treno delle Trenord – perché non sono solo morali i danni subìti: Ivano sulla Brescia-Milano ha diritto a 250 euro di rimborso; Marco sulla Bergamo-Milano 300 euro; Miriam 190 euro per la tratta Arosio–Milano; Daniela 230 euro sulla Vigevano-Milano; Carlo 300 euro sulla Mortara-Milano.
Federconsumatori e Adusbef – «Adusbef e Federconsumatori, invitando la società a ripristinare il prima possibile il servizio». Le due associazioni hanno fatto fronte comune per chiedere a Trenord l’immediato risarcimento dei danni patiti dai cittadini. «Inoltre – fanno sapere – abbiamo dato mandato ai nostri legali di studiare l’avvio di una class action contro la condotta irresponsabile di Trenord che, non lo dimentichiamo, nasce “dall’alleanza paritetica tra Trenitalia e Gruppo Fnm”.
Codacons – Il Codacons ha deciso di procedere con una class action contro l’azienda di trasporti per ottenere il risarcimento di tutti i danni subiti dai pendolari rimasti coinvolti in questi giorni nel caos che si è verificato: ritardi, soppressioni, code, disagi. «Gli indennizzi previsti dalle condizioni generali di trasporto di Trenord – spiega il presidente di Codacons Marco Maria Donzelli – sono a dir poco ridicoli a fronte di una situazione come quella venutasi a creare. Invitiamo i consumatori a conservare non solo gli abbonamenti mensili e annuali, ma anche il settimanale, il carnet ed i biglietti giornalieri e di contattare nei prossimi giorni la sede del Codacons di Milano inviando una email a codacons.milano@libero.it o chiamando lo 02/29419096».
Davide Perego