Monza – I disagi continuano, Trenord cerca di guardare il bicchiere mezzo pieno. E i pendolari annunciano battaglia. Nell’aggiornamento dei giorni da incubo del trasporto ferroviario lombardo, a metà mattina di giovedì, la società parla di un miglioramento della situazione rispetto a mercoledì: «Da inizio servizio alle 10 hanno circolato 450 treni. Di questi, 280 sono stati quelli garantiti nella fascia di punta dei pendolari, dalle 7 alle 9. Il 70% dei treni circolati è arrivato con un ritardo contenuto entro i 7 minuti. Le restanti corse hanno viaggiato con un ritardo medio di 10 minuti, mentre sono state 16 le corse con ritardi superiori a 15 minuti». Ma è il quarto giorno di disagi per chi viaggia per andare a lavorare. E mentre i tecnici sono al lavoro per risolvere i problemi che impediscono al nuovo software di programmazione dei turni di fare il suo lavoro, i pendolari chiedono risposte. Lo fanno anche per voce della Cgil Lombardia.
«Le cancellazioni e gli ingenti ritardi stanno rendendo la vita impossibile alle migliaia di pendolari che utilizzano le ferrovie per andare al lavoro e per spostarsi – dichiara Fulvia Colombini della segreteria della Cgil Lombardia – Il disagio è ulteriormente aggravato dallo sciopero dei benzinai che condanna molti lavoratori e lavoratrici ad ulteriori difficoltà nella mobilità; ci saremmo aspettati un maggiore senso di responsabilità in un momento così difficile. TreNord, oltre a ristabilire il prima possibile la circolazione dei treni per garantire il diritto alla mobilità, dovrà prevedere al più presto un risarcimento per tutti i pendolari lombardi titolari di abbonamento».
Sottolineando il perdurare di una situazione difficile. «Siamo al quarto giorno continuativo di disagi per i pendolari lombardi – continua – La circolazione è andata completamente in tilt a causa del mancato funzionamento del nuovo sistema informatico installato proprio lo scorso 10 dicembre senza che fosse testato, e in concomitanza con una serie di modifiche sugli orari dei treni, sui turni del personale e con l ‘introduzione di una nuova linea. Il presidente Vincenzo Sopranodeve fornire pubblicamente spiegazioni sull’accaduto, dando conto delle azioni intraprese e indicando previsioni certe per la risoluzione definitiva dei problemi».