Travolto da un tir sulla tangenzialeZainetto salva il centauro lissonese

Un motociclista lissonese 48enne investito da un camion mentre percorreva la tangenziale ovest, all'altezza di San Donato Milanese. Nella caduta il lissonese è stato salvato dal proprio zainetto sulle spalle che conteneva documenti e computer.
Travolto da un tir sulla tangenzialeZainetto salva il centauro lissonese

Lissone – Grave incidente per un motociclista lissonese. Giovedì  verso le 9 un lissonese 48enne, sposato e con figli , stava percorrendo la tangenziale Ovest all’altezza del chilometro 30 provenendo da San Donato Milanese, in direzione Varese, quando è stato investito da un camion. Il centauro, secondo una prima ricostruzione, stava superando un mezzo pesante sulla sinistra, quando l’ha urtato rientrando nella corsia di marcia. L’impatto ha catapultato a terra il lissonese che è stato trascinato per circa 16 metri dal bilico guidato da un 43enne originario di Napoli, che lo seguiva e non è riuscito ad evitarlo.

L’uomo ha terminato la sua corsa contro un guardrail causandogli una serie di traumi e fratture lungo tutto il corpo. Immediati sono scattati i soccorsi. Sul posto sono arrivati nel giro di pochi minuti una ambulanza della Croce Rossa di San Donato Milanese e anche un elicottero, che poi non è stato utilizzato. Lo sventurato motociclista, dopo le prime cure in loco è stato trasferito in codice giallo al policlinico di Milano, in condizioni gravi. Infatti il ferito è stato sottoposto subito a un intervento d’urgenza in sala operatoria per ridurre le fratture ed ora resta ricoverato in ospedale per la degenza.

Il lissonese durante l’impatto è stato salvato dal proprio zainetto sulle spalle che conteneva i suoi documenti e il suo pc. Proprio il computer andato in mille pezzi ha evitato ulteriori danni alla schiena dell’uomo di mezza età, terminato a terra. Sul luogo del tremendo incidente sono intervenuti anche gli agenti della polizia stradale di Assago per smaltire il traffico che s era formato sulle carreggiate e fare i rilevamenti del caso.
Michele Boni