Teleriscaldamento, è allarmeper le "bollette impazzite"

MONZA – Teleriscaldamento, prosegue l’allarme sulle "bollette impazzite" lanciato nelle scorse settimane dagli inquilini delle case Aler di via Fiume. Un problema su cui sta vigilando anche l’amministrazione comunale, che ha chiesto ad Agam chiarimenti e verifiche. Un monitoraggio per il momento concentrato solo sulle 89 utenze dei due caseggiati colpiti dal caro-energia, anche se alcune segnalazioni, non verificate, parlano di problemi analoghi a San Fruttuoso, e ad una utenza in via Annoni, con bollette del teleriscaldamento molto care.

 Per il momento, tuttavia, all’assessore alle Aziende partecipate Cesare Boneschi risultano solamente le segnalazioni di via Fiume, per le quali Agam si è mossa inviando i tecnici a verificare il funzionamento degli impianti e dei contatori. Degli 89 cronotermostati monitorati in queste ultime due settimane, ha spiegato Boneschi, solo tre hanno evidenziato problemi. "Uno non leggeva i consumi, e l’utente interessato ha finito per beneficiarne – ha confermato l’assessore dopo un incontro con i responsabili dell’Agam avvenuto martedì scorso -. Un secondo ha mostrato alcune anomalie nella lettura dei dati, e un terzo aveva problemi di software".

Proprio sui software dei cronotermostati i tecnici Agam sono intervenuti, per una modifica che ha escluso l’utilizzo, da parte degli utenti, di alcune funzioni non necessarie, conservando solamente quelle basilari: accensione, spegnimento, regolazione del calore. "I caseggiati di via Fiume sono gli unici ad avere questo tipo di impianti collegati al teleriscaldamento e autonomi – ha sottolineato Boneschi -. Gli altri impianti presenti in città sono di tipo centralizzato, condominiale, e non abbiamo avuto segnalazioni relative a bollette anomale".

I rincari nei costi per il teleriscaldamento erano d’altra parte stati spiegati da Agam come legati all’inverno particolarmente rigido, e all’aumento verificatosi nel 2008 nel prezzo di gas e petrolio.
GdF