Stranieri residenti se con redditoTar sospende ordinanza Brugherio

Brugherio – La terza sezione del Tar della Lombardia, presieduta dal giudice Domenico Giordano, ha emesso un’ordinanza che sospende immediatamente l’efficacia dell’atto del sindaco di Brugherio Maurizio Ronchi, in attesa dell’udienza pubblica. Promotore del ricorso è stata la Cgil (della Lombardia e di Monza e Brianza), l’oggetto del contendere invece è un documento che risale allo scorso febbraio e che impone un tetto minimo di reddito a extracomunitari che chiedono la residenza in città e condizioni dignitose e salubri dell’alloggio.

«Mi sono limitato a imporre condizioni previste dalla legge – ha detto Ronchi – e questa decisione non la capisco. In ogni caso, se il Tar annullerà al sentenza, ricorreremo al consiglio di Stato. Se la Cgil ha deciso di entrare in politica venga qui a occuparsi al mio posto delle residenze degli extracomunitari. Voglio proprio capire se vale di più la decisione di un sindaco eletto democraticamente dai suoi concittadini o il parere di un giudice che oltre a non essere stato eletto da nessuno, magari ha in tasca qualche tessera di partito».

 Soddisfazione palpabile invece in casa Cgil. «L’accesso ai servizi anagrafici – recita un comunicato – è essenziale per tutelare i lavoratori stranieri, occupati o in cerca di occupazione. L’ordinanza del Comune di Brugherio, quindi, contrasta con i principi e i valori fondanti della Cgil, che vuole difendere dignità e diritti di tutte le lavoratrici e di tutti i lavoratori, senza discriminazioni di nazionalità e di cittadinanza». A convincere il Tar a sospendere l’ordinanza, comunque, sembra sia stato in particolare il passaggio relativo al decoro e alla salubrità degli alloggi, per misurare i quali, dice la sentenza, “non si sa con che criterio” il sindaco di Brugherio intenda giudicare.