Stop al riordino delle ProvinceMonza, il decreto non sarà legge

Il riordino delle Province, così come era stato approvato il 31 ottobre, si è fermato lunedì sera in Senato: troppi gli emendamenti presentati, il decreto non sarà convertito in legge. Monza non andrà con Milano nell'area metropolitana.
Stop al riordino delle ProvinceMonza, il decreto non sarà legge

Monza – Il riordino delle Province, così come era stato approvato il 31 ottobre, si è fermato lunedì sera in Senato: il decreto non sarà convertito in legge, saltano quindi gli accorpamenti previsti poco più di un mese fa. Si salva anche la Provincia di Monza e Brianza che era stato previsto dovesse formare con Milano l’area metropolitana più grande tra le dieci previste dal decreto di riordino.
È emerso dalla seduta serale della commissione Affari costituzionali, preceduta da una riunione ristretta col presidente di commissione Carlo Vizzini, il ministro per i Rapporti con il Parlamento Piero Giarda, il ministro della Pubblica amministrazione Filippo Patroni Griffi e il sottosegretario Antonio Malaschini.

La Commissione e il governo hanno preso atto dell’alto numero di emendamenti e subemendamenti presentati al dl (circa 140) e hanno deciso di interrompere l’iter a causa dell’impossibilità di approdare in aula martedì pomeriggio, come previsto dal calendario. Martedì è convocata una riunione dei capigruppo in Senato.
«Il destino di questi mesi è di perdere occasioni importanti – ha sostenuto Vizzini – è stato fatto uno sforzo per trovare le condizioni complessive per approvare questo provvedimento atteso ma non è andato a buon fine». Mentre il ministro Patroni Griffi ha osservato: «Il governo ha fatto quello che poteva. Oggi ha preso atto della situazione».