StMicroelectronics e Numonyx,il futuro si decide lunedì

Agrate Brianza – Potrebbe accorciarsi il periodo di cassa integrazione per i 1.900 lavoratori per i quali StMicroelectronics ha chiesto l’avvio della procedura, per tredici settimane, dalla fine di marzo. La trattativa tra sindacati e azienda è in corso; dopo l’incontro di giovedì, la seduta è stata aggiornata a lunedì 16 marzo.

«Auspichiamo che in quella data si possa chiudere la partita – dice Gigi Redaelli, segretario generale Fim Cisl Brianza – Il nostro obiettivo, rispetto al quale l’azienda ha mostrato disponibilità, è giungere alla riduzione dell’uso e dell’impatto della cassa integrazione ordinaria, ricorrendo a strumenti alternativi come le ferie residue. Puntiamo a ridurre il danno economico a carico dei lavoratori».

In parallelo corre la trattativa sindacale per la vicina Numonyx, che ha St per maggiore azionista: qui la richiesta di cassa integrazione ordinaria è per 1.041 lavoratori. «Affronteremo questo nodo nell’incontro fissato per il 17 marzo – prosegue Redaelli – Anche qui puntiamo a ridurre le settimane di cassa, seppure il quadro appaia più complicato».

In una nota diramata da St nei giorni scorsi, a motivare la richiesta di cassa integrazione, l’azienda spiegava come la contrazione dei mercati di settore avesse provocato il calo di commesse e dunque di produzione, già a fine 2008 e nel primo trimestre 2009, con analoga previsione per il secondo trimestre. Da qui la richiesta di cassa per il 50 percento degli 8.067 dipendenti nei siti italiani, escludendo però che l’Italia sarà coinvolta dal piano di ristrutturazione mondiale con taglio di 4.500 posti di lavoro.
Anna Prada