Spari all’aeroporto di Malpensa Il tunisino è di Ceriano Laghetto

Ceriano – Paura e delirio a Malpensa. È residente a Ceriano Laghetto il tunisino rimasto coinvolto stamattina, alle 11, nella sparatoria scoppiata all’aeroporto varesino. L’uomo ha sfondato l’entrata 14 del Terminal 1 dell’hub lombardo con un suv rubato in mattinata a Cerro Maggiore. Dopo avere distrutto la vetrata il tunisino si è introdotto nello scalo e, armato di coltello, ha terrorizzato alcuni viaggiatori e dipendenti Sea, sino a che gli uomini della Polizia non sono intervenuti.

L’abitante di Ceriano è rimasto ferito ad un piede durante la colluttazione. A bordo dell’auto presenti anche la moglie italiana ed i tre figli, nessuno dei quali provvisto dei documenti di viaggio, particolare che ha portato gli investigatori a pensare non si trovassero all’aeroporto per lasciare l’Italia. Da quanto si è appreso dalla Procura di Busto Arsizio, che si sta occupando delle indagini, il gesto non avrebbe alcuno sfondo terroristico: l’uomo avrebbe agito in preda ad un raptus di follia. Al momento della cattura, tanto il tunisino quanto la moglie, hanno proferito solo alcune frasi sconnesse in arabo ed in italiano.

Tutta la famiglia è stata trasferita in ospedale per accertamenti e cure del caso. Il terminal 1 è stato inizialmente evacuato, per permettere agli artificieri di controllare che l’auto non contenesse esplosivi. I voli in partenza hanno subito ingenti ritardi, dopo il naturale blocco successivo alla sparatoria. Il normale accesso all’aeroporto è stato ripristinato già nelle prime ore del pomeriggio.