Sms solidali per l’Emilia Romagna«Ma i 15 milioni non si sono visti»

«Gli sms “solidali” erano stati inviati prontamente ma, in Emilia, il denaro non è ancora arrivato». Lo scrive lunedì il Corriere della Sera e gli sms solidali sono quelli inviati dopo il terremoto in Emilia Romagna. Per un totale di quindici milioni di euro.
Sms solidali per l’Emilia Romagna«Ma i 15 milioni non si sono visti»

Monza – «Gli sms “solidali” erano stati inviati prontamente ma, in Emilia, il denaro non è ancora arrivato». Lo scrive lunedì il Corriere della Sera e gli sms solidali sono quelli che, dopo il terremoto in Emilia Romagna, gli italiani avevano inviato per donare due euro per la ricostruzione: per un totale di quindici milioni di euro.
I messaggi sono stati inviati da cellulari e rete fissa al numero 45500 fino al 10 luglio, ma a tre mesi dalla fine della campagna di solidarietà il ricavato non è stato ancora versato sul fondo garantito della Protezione civile. Come era stato annunciato.

«Purtroppo l’iter non si può comprimere più di tanto, se si vuole assicurare trasparenza – ha spiegato Franco Gabrielli, capo della Protezione civile, al quotidiano di via Solverino – I 15 milioni non sono versamenti ma promesse di versamento. La differenza è sottile ma decisiva. Nel senso che i vari gestori (Tim, Vodafone, Wind eccetera) prima di versare alla Tesoreria dello Stato l’importo corrispondente agli sms, devono effettivamente incassare la cifra (…)Cosicché al momento nelle casse di Bankitalia risultano depositati per l’Emilia poco più di 7 milioni di euro, nemmeno la metà di quelli ipotizzati».

Tutta colpa della burocrazia? Sì, ma a volerlo cercare c’è anche un lato positivo. «Si vuole evitare, come accaduto nel recente passato, che in alcuni comuni a natalità zero si realizzino degli asili», conclude il Corriere.