Giussano – Non ce l’ha fatta Filippo Ferraioli, l’artigiano giussanese rimasto vittima dell’incidente che lo ha visto schiantarsi contro un muro dopo aver urtato contro un bus di linea in via Donizetti a Carate. E’ morto all’ospedale San Gerardo di Monza ieri, martedì, dopo una settimana di ricovero in prognosi riservata. Quarant’anni, stimato parquettista, Filippo lascia la moglie Irene al quinto mese di gravidanza e il figlio Federico di 2 anni e mezzo. Non era iscritto all’Aido ma i familiari hanno voluto donasse gli organi. La sua è stata una donazione multipla, avendo donato il cuore, il fegato, i reni, le cornee. E grazie alla sua generosità altre sette persone torneranno in vita. Molto appassionato di teatro, faceva parte della compagnia teatrale di Garbagnate Milanese. Aveva anche la passione della poesia, e ne aveva scritte diverse, fra cui alcune erano state anche pubblicate in raccolte. Partecipava anche a concorsi di poesia e ne aveva vinti alcuni. Persona generosa, era donatore di sangue e si era sempre detto favorevole alla donazione degli organi. Tutta la famiglia ha acconsentito subito al prelievo. Il papà di Filippo è sostenitore e simpatizzante Aido e in passato ha partecipato come tedoforo ad alcune fiaccolate organizzate dal gruppo giussanese. Filippo, mentre si trovava alla guida del suo furgoncino, è stato colpito da un aneurisma cerebrale. Da qui l’incidente. Il giussanese è finito contro l’autobus diretto verso la Vallassina con a bordo una trentina di studenti delle scuole superiori. Nell’urto il giussanese che proveniva da Verano alla guida di un Citroen Berlingo è rimasto schiacciato all’interno dell’abitacolo. Trasportato al San Gerardo, i medici hanno subito costatato la gravità della situazione e lo hanno posto in osservazione. Purtroppo le sue condizioni sono via via peggiorate fino alla morte. I funerali si svolgeranno domani, giovedì, alle 15.30, nella basilica di Giussano.
Federica Vernò