Sfruttò prostitute nel 2008Condannato, sarà rimpatriato

Ha lasciato la città e presto lascerà anche l'Italia il 32enne albanese che nel 2008 i carabinieri di Brugherio arrestarono in una maxioperazione contro lo sfruttamento della prostituzione. Il violento criminale è stato condannato anche per associazione a delinquere.
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Brugherio – Ha lasciato la città e presto lascerà anche l’Italia il 32enne albanese che nel 2008 i carabinieri di Brugherio arrestarono in una maxioperazione contro lo sfruttamento della prostituzione. Il violento criminale, condannato anche per associazione a delinquere, è stato infatti accompagnato presso il centro di Permanenza di Milano e proprio per queste ore è previsto il volo che lo riporterà in Albania con il divieto di tornare in Italia. La sua condanna di 3 anni non è ancora stata scontata completamente, il che significa che anche qualora rimettesse piede nel nostro Paese, dovrebbe finire diritto in carcere.
L’epilogo del “soggiorno” italiano dell’extracomunitario costituisce un esempio (piuttosto raro) del corretto funzionamento della Bossi- Fini che, piuttosto che l’ordine di espulsione del Questore, dovrebbe favorire il rimpatrio del clandestino. Tanto più che, in questo caso, si tratta di un criminale che per anni ha schiavizzato donne e ragazze mandandole sulla strada anche quando erano malate, picchiandole selvaggiamente e facendole vivere nel terrore.

Tutto vivendo indisturbato sul territorio di Brugherio, in un appartamento di via Matteotti. Fino a quando la più grossa operazione dei militari locali degli ultimi dieci anni non ha stroncato l’ampio giro criminale con una decina di arresti e una ventina di ragazze, soprattutto straniere, salvate dalla schiavitù. I tentacoli si estendevano per tutto il Milanese e gli arresti scattarono quasi in contemporanea in una notte che vide l’impiego con successo di decine di uomini dell’Arma.
Valeria Pinoia