Seregno – «Questi ascensori sono maledetti. Tra quelli in carico per la manutenzione all’amministrazione comunale, sono gli unici che si fermano regolarmente. Non so più cosa dire». Il vicesindaco di Seregno Gianfranco Ciafrone, assessore ai Lavori pubblici, commenta così l’ennesima interruzione del funzionamento di uno degli ascensori di servizio del sottopasso ciclopedonale tra le vie Magenta e Solferino, realizzato in sostituzione del precedente passaggio a livello e da subito causa di contestazioni da parte dei residenti nel quartiere Sant’Ambrogio, che lamentano l’inadeguatezza della struttura e chiedono a gran voce la sua sostituzione con una passerella esterna. Stavolta a bloccarsi è stato l’ascensore sul lato della via Magenta, che secondo le testimonianze di alcuni cittadini sarebbe inservibile da almeno una settimana. «A me – spiega ancora Ciafrone – risulta che l’inconveniente vi sia da non più di quattro giorni. La segnalazione mi è arrivata dalla moglie di un consigliere comunale, che ne ha usufruito con la nipotina ed a lungo ha temuto di rimanere chiusa all’interno, come capitato in precedenza ad altre persone. A dire il vero, il fermo è stato deciso in via precauzionale: l’ascensore infatti si muove, ma lo fa molto lentamente. Per prevenire qualsiasi problema, abbiamo quindi deciso di interromperne il funzionamento, fino a quando usciranno i tecnici della ditta manutentrice. Dopodiché, valuteremo il da farsi». Da qualche mese la gestione degli impianti è passata dalla Lomolino di Varese alla Balzarotti di Cogliate, ma l’attesa svolta non c’è stata. «Siamo ancora nel campo delle ipotesi – conclude il vicesindaco -. Per l’ascensore sul lato della via Solferino, che al momento è tuttavia utilizzabile, pensiamo che i problemi frequenti possano derivare dall’umidità nella centralina elettrica. Per quello dalla parte della via Magenta aspetto una relazione di servizio. Certo è che così non si può andare avanti». Ne è convinta anche la popolazione, in particolare i componenti del comitato di quartiere di Sant’Ambrogio, il cui livello di esasperazione è ormai ai limiti di guardia.
P.Col.