Seregno, sciopero dei busAdesione del 100 percento

Seregno – Tra la Sila, l’azienda che ha in appalto il servizio di trasporto pubblico sul territorio di Seregno e gestisce le linee Saronno-Seregno e Seveso-Copreno, e i suoi dipendenti si prospetta un periodo di burrasca. Lo sciopero di oggi, che ha riscosso in pratica il 100 per cento delle adesioni, non ha infatti contribuito a risolvere i problemi da tempo lamentati dalle organizzazioni sindacali, quali ad esempio la necessità di un ricambio dei mezzi utilizzati, considerati obsoleti, e quella di una retribuzione delle prestazioni accessorie, come la vendita dei biglietti a bordo da parte degli autisti. Sul tavolo è anzi finita un problema ben più preoccupante, che rischia di originare una vertenza i cui contorni potrebbero diventare clamorosi con il passare dei mesi. «Proprio stamattina – conferma Salvatore Lembo, delegato della Filt Cisl – abbiamo inviato alla Sila una lettera durissima, sottolineando la mancata corresponsione degli anticipi degli arretrati previsti dal contratto nazionale di lavoro. Siamo di fronte a una piega degli eventi che ci inquieta: a giorni, ci confronteremo con le altre sigle sindacali per decidere come muoverci, anche alla luce del periodo estivo. La verità è comunque che non siamo per nulla tranquilli». Per quanto riguarda la sola realtà di Seregno, il braccio di ferro prosegue ormai dall’autunno scorso, quando la protesta dei lavoratori scoppiò a seguito della modifica degli orari delle corse, giudicata oltremodo gravosa dalla categoria. Da allora, gli scioperi si sono susseguiti, ma di soluzioni nemmeno l’ombra.
Paolo Colzani