Seregno: porta e buca lettere”incollate”: una ritorsione?

Nicola Calò, professionista con studio ed abitazione in via Paradiso, a Seregno, si è rivolto ai Carabinieri per segnalare atti vandalici che hanno bersagliato la sua proprietà. Per tre volte al mattino ha trovato incollate la serratura, la porta e la buca delle lettere.
Seregno: porta e buca lettere”incollate”: una ritorsione?

Seregno – Se è vero che tre indizi fanno una prova, qualcuno lo ha messo nel mirino. Suo malgrado. Stiamo parlando di Nicola Calò, professionista con studio ed abitazione in via Paradiso, costretto a rivolgersi ai Carabinieri della stazione locale di piazza Prealpi per segnalare i gli atti vandalici che hanno bersagliato la sua proprietà. «Mercoledì -spiega l’interessato, esponente di punta del comitato che ha combattuto la realizzazione di un nuovo municipio in piazza Risorgimento- mi sono accorto che, nella notte, qualcuno aveva iniettato colla nella serratura della porta d’accesso al mio cortile. Bene o male sono riuscito a risolvere l’inconveniente e non vi ho dato peso più di tanto». Lo stato d’animo è cambiato la mattina dopo: «In questo caso, ho verificato che l’episodio si era ripetuto e che il vandalo aveva provveduto anche a sigillare con la colla la stessa porta. Il danno ha richiesto più tempo per la sistemazione, tanto che ho dovuto far intervenire mio cognato, che è chimico, con un’apposita sostanza. Ho pertanto provveduto ad una denuncia ai militari dell’Arma».
Purtroppo, però, l’andazzo è proseguito: «Ieri (venerdì, ndr) quando mi sono recato in ufficio, che è praticamente sotto casa, ho riscontrato che stavolta ad essere sigillata è stata la cassetta delle lettere, che è incastonata nel granito e che di fatto è diventata così inutilizzabile. Chi ha agito si è servito di un attaccatutto per metalli, dimostrando una chiara volontà di creare un problema. La medesima colla è stata quindi iniettata nella serratura della porta blindata dello studio, scaduta anch’essa ad inservibile. Inevitabilmente, sono tornato dai Carabinieri per una nuova segnalazione». L’amarezza a questo punto la fa da padrona: «La riqualificazione infinita di piazza Risorgimento rende da anni la vita nel circondario intollerabile. A me capita di dover chiamare la Polizia locale per entrare o uscire da casa, a motivo delle vetture in divieto di sosta perenne, e non vorrei aver subito una ritorsione per questo».
P. Col.