Seregno: ipotesi di tre farmaciea Ceredo, Consonno e Dosso

Seregno farà tredici. Entro un anno e mezzo, presumibilmente, sul territorio apriranno altre tre farmacie, che porteranno a tredici il totale degli esercizi. L'annuncio è stato dato dal sindaco Giacinto Mariani. Consonno, Dosso e Ceredo le zone "papabili".
Seregno: ipotesi di tre farmaciea Ceredo, Consonno e Dosso

Seregno – Seregno farà tredici, ma non al Totocalcio. Entro un anno e mezzo circa, presumibilmente, sul territorio locale apriranno altre tre farmacie, che porteranno a tredici il totale degli esercizi. L’annuncio è stato dato martedì scorso dal sindaco Giacinto Mariani, prima in una conferenza stampa e poi in consiglio comunale, dopo la riunione di giunta in cui la novità è stata ratificata. «Il decreto Monti -ha spiegato il primo cittadino-, che è diventato legge il 24 marzo, ha abolito la vecchia pianta organica ed ora l’unico criterio da rispettare è quello di una farmacia ogni 3mila 300 abitanti, contro i precedenti 4mila. I Comuni hanno tempo fino a martedì prossimo per indicare il posizionamento delle possibili aperture ed inoltrare la documentazione relativa alla Regione Lombardia. Se il termine non fosse rispettato, la Regione potrebbe decidere sua sponte: un rischio che non abbiamo voluto correre, convinti che la conoscenza del contesto sia fondamentale per scegliere bene». E qui il ragionamento è entrato nel merito: «Oggi abbiamo dieci esercizi, destinati a diventare undici dopo che, in dicembre, abbiamo avviato l’iter per una nuova apertura al Dosso e San Salvatore. Il dodicesimo ed il tredicesimo li abbiamo invece collocati al Consonno ed al Ceredo. Tutti saranno privati. Paradossalmente, l’iter per le farmacie al Consonno ed al Ceredo potrebbe essere più veloce di quello per la farmacia al Dosso ed a San Salvatore». Ecco quindi un impegno ulteriore: «Resta ferma la nostra intenzione di decentrare la farmacia di viale Santuario, che è pubblica, così da poter meglio servire il quartiere del Ceredo, come da programmi originari». La conclusione si è tradotta in un ringraziamento: «La mia riconoscenza va ai farmacisti locali, che hanno prestato la massima collaborazione in questa fase».
P. Col.