Seregno – La «Ceramiche industriali Fer» è destinata alla chiusura, ma la multinazionale tedesca Rauschert che ne detiene la proprietà pare intenzionata a garantire ai suoi ottantasette dipendenti tutto quanto la legge contempla per alleviare i disagi che un simile passo indubbiamente comporta.
È quanto emerso stamattina nell’incontro ospitato dalla sede di via Pacini a Seregno, che ha visto riuniti attorno ad un tavolo l’amministratore delegato Diamantino Dias, le rappresentanze sindacali, il sindaco Giacinto Mariani e l’assessore allo Sviluppo delle attività economiche e produttive Marco Formenti. Sindacati e governo locale seregnese hanno giocato in apertura del confronto la carta di chiedere alla Rauschert di rivedere la decisione di terminare l’attività o al limite di salvaguardarne una parte, ma la controparte ha fatto subito capire che questa strada era impercorribile. Si è quindi puntato con decisione sulla possibile stesura di un protocollo d’intesa che preveda un utilizzo il più possibile massiccio degli ammortizzatori sociali.
Nel merito, l’istanza è stata quella di fare ricorso alla cassa integrazione e non alla mobilità. Gli amministratori locali hanno infine anticipato l’intenzione di promuovere corsi di formazione per le maestranze, così da facilitare una loro ricollocazione futura sul mercato del lavoro. «Tutto sommato sono soddisfatto -ha spiegato in conclusione il sindaco di Seregno Giacinto Mariani-. Come amministrazione comunale siamo felici di aver fatto sedere gli interessati attorno ad un tavolo. Elogio i lavoratori, che in un momento indubbiamente drammatico hanno adottato un comportamento pragmatico, badando al sodo ed evitando isterismi come accaduto ad esempio per Alitalia. Ora il dialogo proseguirà nelle prossime settimane. Noi rimarremo in questo caso alla finestra, in attesa dello sviluppo della situazione».
Paolo Colzani