Seregno – Finisce dietro le sbarre per un errore giudiziario: è stato scambiato per un bandito. Ma prima di essere liberato passa diciotto mesi in carcere. Filippo Di Benedetto, 26 anni, seregnese, la sua amarezza l’ha sfogata in settimana davanti alle telecamere di “Presunto colpevole”, trasmissione in onda su Rai Due dedicata proprio agli sbagli della giustizia. Il 27 gennaio del 2010 viene commessa una rapina a un supermercato di Arosio (Como). Il delinquente è particolarmente violento: minaccia due cassiere con un coltello e scappa con 700 euro in contanti.
A marzo Di Benedetto si trova circondato dai carabinieri: «Sono le 6.30 del mattino – racconta davanti alle telecamere di Rai Due – quando mi hanno detto che dovevo andare con loro per la rapina di Arosio. Ma io non c’entravo nulla». Di Benedetto all’inizio è tranquillo, convinto che si tratti di un errore. Eppure nella sua foto segnaletica le cassiere riconoscono il bandito, lui finisce in cella.
Qui conosce qualcuno che sa il nome del vero colpevole: si tratta di Biagio Carlomagno residente a Mariano Comense. Questi ammette la propria colpa e scagiona il ventisettenne, ma il seregnese viene comunque condannato a 7 anni e 9 mesi di reclusione. Alla fine sconterà solo, si fa per dire, un anno e mezzo di carcere. Solo una perizia antropometrica, ovvero la misurazione delle ossa di Di Benedetto e di Carlomagno e una comparazione con le immagini delle telecamere del supermercato, lo scagioneranno del tutto. Finalmente il ventisettenne viene dichiarato innocente e può tornare libero nella sua Seregno.