Senza stipendi e società in crisiHockey Seregno a rischio chiusura

L'Hockey Seregno sta attraversando una crisi economica che, giorno dopo giorno, assume contorni sempre più gravi. Agli addii del presidente Galimberti e di Gianvittorio Molteni si aggiungono gli stipendi non pagati. Si cercano sponsor.
Senza stipendi e società in crisiHockey Seregno a rischio chiusura

Seregno – Sos, salvate il movimento hockeystico seregnese. La notizia della settimana nell’ambiente gialloazzurro non è infatti il vittorioso esordio in Coppa Cers contro i peraltro non trascendentali francesi del Merignac, ma la crisi economica che la società sta attraversando e che, giorno dopo giorno, assume contorni sempre più gravi. La ricostruzione del quadro è complicata dall’assenza o quasi di un interlocutore in seno alla dirigenza, che ha recentemente perso per strada punti di riferimento come il presidente Mario Galimberti, che ha scelto di lasciare dopo un quadriennio ricco di soddisfazioni, e Gianvittorio Molteni, la figura che forse più di altre riassume in sé la continuità, tra alti e bassi, di una storia che è iniziata nel 1968.

Senza stipendi –
Quel che è certo è che oggi la baracca (non sembri un segnale di insensibilità il sostantivo) è retta da pochi superstiti: nel direttivo è rimasto il solo Andrea Nobili, che si avvale della collaborazione del direttore sportivo Giuseppe Pinciroli e di pochi altri prestatori d’opera, quali ad esempio Nando Spreafico e Gigi Rossi, che prosegue ad essere vicino alla squadra nonostante si sia a sua volta dimesso da consigliere. Va da sé che il budget a disposizione appaia insufficiente alla bisogna e che i giocatori, dopo il primo stipendio, non abbiano più visto il becco di un euro. Se insomma nel breve non interverrà un’inversione di tendenza, gli scenari possibili sono due: un depauperamento dell’organico, con la partenza degli atleti più appetibili sul mercato, o la chiusura anticipata dell’attività.
«Ai ragazzi non posso che rivolgere un elogio – ammette il direttore sportivo Giuseppe Pinciroli – perché nonostante tutto non stanno lesinando il loro impegno. Purtroppo, però, non si potrà andare avanti così all’infinito».

Le prospettive –
Al momento, l’unica concreta speranza di non mandare il sodalizio a catafascio è quella di un rientro alla base di Claudio Rossi, titolare di quel marchio Ingraph che ha campeggiato sulle maglie fino alla primavera passata e che i soliti bene informati indicavano come pronto ad un ritorno nell’estate prossima. Rossi si è rivisto per la prima volta in questa stagione al Palaporada proprio sabato scorso, ma è difficile capire se ciò possa costituire l’indizio di una sua volontà di farsi carico della situazione. Una mano ad uscire dal tunnel potrebbe arrivare anche dalle istituzioni locali: una decina di giorni fa Giovanni Marta, titolare della Marta Trasporti, uno degli sponsor attuali, ha incontrato il sindaco Giacinto Mariani ed il presidente di Aeb Maurizio Bottoni. Il primo cittadino in particolare ha promesso un interessamento nella ricerca di nuovi finanziatori, ma nessuno può pretendere, visto anche l’odierno frangente economico, che un politico possa travestirsi da salvatore della patria.

La vittoria in Europa –
Con queste premesse ben chiare alle spalle, parlare delle chance di Luca Marchini e compagni di accedere agli ottavi di finale della Coppa Cers può sembrare fuori luogo. Il dovere di cronaca impone al contrario di dire che, nel retour match del 17 dicembre a Merignac, un Seregno tranquillo e motivato non avrebbe problemi ad eliminare i francesi e guadagnarsi il doppio confronto successivo con gli spagnoli dell’Enrile Pas Alcoy, che la settimana scorsa hanno seppellito in trasferta con un rotondo 9- 0 i tedeschi del Weil.
P. Col.