Monza– Sono seicento i nuovi imprenditori ‘figli della crisi’ a Monza e Brianza. Rappresentano con Milano le performance migliori in Lombardia dove – appunto – si è registrato un tasso di crescita dello 0,6% in Brianza e dello 0,9% nel capoluogo regionale. Tutte le altre province hanno un segno negativo è sono in una fase di stallo (Bergamo, Pavia). Il dato è rilevato da elaborazioni e stime dell’ufficio studi della Camera di commercio di Monza e Brianza ed è relativo ai primi sei mesi 2012. Secondo l’indagine sono settemila in Lombardia i nuovi imprenditori ‘figli della crisi’, di persone cioè che hanno affrontato questo periodo mettendosi in proprio e scommettendo sulle loro capacità fino ad aprire una attività per rispondere alle difficoltà occupazionali. Quasi quattro su dieci (39,2%) di questi nuovi imprenditori brianzoli ha meno di 35 anni. La maggioranza – il 45% – ha tra i 35 e i 49 anni. Tredici su cento hanno invece tra i 50 e i 64 anni. Gli over 65 rappresentanoil 2%. Quasi otto titolari su 10 (77,6%) sono maschi. Oltre il 20% dei nuovi imprenditori è straniero: il 5,7% proviene da paesi comunitari, il 16,2% sono extra Unione Europea.
Seicento nuove impreseNate per rispondere alla crisi
Sono settemila in tutta la Lombardia gli imprenditori 'figli della crisi' che hanno avviato la loro attività nei primi sei mesi del 2012. A Milano e Monza le performance migliori. La maggior parte dei 600 brianzoli hanno tra i 35 e i 49 anni
