Seveso– Per la Provincia è stato un successo, per gli ambientalisti una delusione. La Pedemontana nel Bosco delle querce – il polmone verde creato a memoria del disastro della diossina dell’Icmesa – continua a dividere anche dopo la decisione del collegio di vigilanza che il 28 aprile 2012 si è riunito in Regione per approvare uan variante al tracciato. La Provincia parla di «bosco delle querce di Seveso in salvo: il nuovo tracciato impatterà per soli 1,98 ettari sulla superficie verde invece degli originari 7,6 ettari. Con la modifica non sarà realizzato il nuovo svincolo di Meda per privilegiare quello attuale che sarà riqualificato, e soprattutto la sovrapposizione dell’autostrada sull’attuale tracciato della Milano-Meda». Secondo la Provincia «la cantierizzazione comporterà un minore impatto ambientale grazie alla riduzione del movimento terra su un’area così delicata come quella interessata dai resti della diossina». Toni niente affatto condivisi dal circolo di Legambiente di Seveso, Sinistra e ambiente di Meda, Wwf e Rete per uno sviluppo sostenibile. «Con questa variante vedremo la cancellazione dell’area di naturale espansione del bosco delle querce. La modifica del progetto non esclude lo sbancamento e la viabilità complementare della futura autostrada renderà ancora più drammatica quella di Seveso».
Scontro Provincia-ambientalistisulla Pedemontana nel bosco
Per l'amministrazione provinciale la variante approvata salva il Bosco delle querce di Seveso. Per i movimenti ambientalisti la decisione non mette al riparo l'oasi verde dall'autostrada e, anzi, pregiudica ulteriormente la viabilità di Seveso