Scomparsa, un tragico epilogoTrovata morta in tangenziale

Tragico epilogo per la scomparsa di Kamelia Emilova Kirilova, 36 anni, operaia di nazionalità bulgara. La donna non dava più notizie di sé dal sette dicembre. Il suo corpo senza vita è stato trovato lungo la tangenziale est, all'altezza dell'uscita di via Palmanova. Forse si è suicidata.
Scomparsa, un tragico epilogoTrovata morta in tangenziale

Monza/Arcore – Tragico epilogo per la scomparsa di Kamelia Emilova Kirilova, 36 anni, operaia di nazionalità bulgara. La donna, il cui volto tappezzava i muri della stazione ferroviaria, non dava più notizie di sé dal sette dicembre. Nei giorni scorsi, alla sorella è toccato il triste compito del riconoscimento della salma. Il corpo della donna, infatti, è stato trovato dagli agenti della Polizia stradale lungo la tangenziale est di Milano, all’altezza dell’uscita di via Palmanova.

Al momento, l’ipotesi preponderante è che la donna si sia suicidata. Le tracce della Kirilova, che abitava ad Arcore assieme al compagno, un suo connazionale, ed altri due immigrati sudamericani, con i quali condividevano i costi dell’affitto, si perdono alla stazione di Monza. È da lì, ha riferito il compagno 41enne ai carabinieri, che ha fatto la sua ultima telefonata.

Pare abbia chiamato il fidanzato spiegando di essere a Monza e di dover ancora fare la spesa per la serata. Avrebbe chiesto all’uomo cosa desiderasse mangiare e avrebbe preso nota della lista della spesa, dandogli appuntamento a casa, ad Arcore, dove l’uomo è arrivato solo verso le 10 di sera. Ma nell’appartamento, la donna non c’era.

Con il trascorrere delle ore, ha iniziato a preoccuparsi e ha tentato numerose volte di mettersi in contatto con la compagna che però aveva il cellulare spento e non l’ha mai più riacceso. La notte è trascorsa senza novità e la mattina il bulgaro ha iniziato a temere il peggio e si è rivolto ai militari locali per sporgere denuncia di scomparsa. Trascorso il tempo previsto dalla legge sono iniziate le ricerche che però, alle prime battute, non hanno portato da nessuna parte.

Con il telefono spento, rintracciare la donna era infatti un’impresa quasi impossibile e ai carabinieri, peraltro, non erano arrivate valide segnalazioni in merito alla scomparsa. I militari non avevano escluso nemmeno l’allontanamento volontario, sebbene il compagno abbia dichiarato che all’interno della coppia non ci fosse alcun problema.

Al momento della sparizione, la donna sembra stesse rientrando da una giornata di lavoro. Operaia presso una cooperativa di Seregno, lavorava saltuariamente e si spostava con i mezzi pubblici, utilizzando la linea ferroviaria Monza-Molteno-Lecco. Per questo, il suo compagno aveva tappezzato di manifesti non solo la stazione di Monza, ma anche quelle dei comuni limitrofi. Si pensa quindi ad un suicidio, ma con qualche riserva, perché nessuno dei parenti aveva riferito che la donna soffrisse di depressione.
Federico Berni
Valeria Pinoia