Monza/Busnago – Schiaffi e calci sulla schiena ad uno dei ‘facinorosi’, colpito mentre era a terra. Metodi certamente rudi, per separare due contendenti tra i quali era scoppiata una lite. Metodi da codice penale. Tanto più quando gli scalmanati di turno sono due alunni di quinta elementare, 10 anni ciascuno, che litigano durante la ricreazione, e il ‘tutore dell’ordine’ è un frate, maestro elementare con decenni di insegnamento alle spalle, molto amato da una folta schiera di ex alunni del Collegio Sant’Antonio di Busnago, scuola cattolica di grande tradizione.
Eppure, nonostante le voci levatesi a difesa del religioso (il 65enne G.P., originario della provincia di Ancona, oggi in pensione, difeso dall’avvocato Guido Buomparola) il tribunale di Monza non ha fatto sconti: condanna a due mesi (pena sospesa) con l’accusa di abuso dei metodi di correzione.
Il fatto è datato. Sette anni fa, parte il tam-tam fra le mamme dei bimbi che frequentano il Collegio Sant’Antonio di Busnago, istituto di grande tradizione. La notizia che il frate aveva usato la mano pesante arriva infine alla mamma della parte offesa, fino a giungere all’orecchio della preside, che aveva avvisato i carabinieri “come atto dovuto”.
F. Ber.