Monza – Richieste di condanna fino a cinque anni di reclusione per lo scandalo delle patenti facili. L’udienza, celebrata mercoledì col rito abbreviato davanti al gup Claudio Tranquillo, vedeva imputati tredici degli oltre 150 indagati individuati dai pm Caterina Trentini e Salvatore Bellomo, che hanno portato alla luce un giro di patenti comprate da extracomunitari e non solo, con la complicità decisiva di imprenditori titolari di scuola guida e funzionari della Motorizzazione civile che tenevano esami falsati a Monza e Milano (leggi la notizia in pop up).
Associazione a delinquere, falso, corruzione le accuse contestate. Tra gli imputati, anche tre brianzoli, tutti difesi dall’avvocato Raffaele Della Valle. Si tratta di Laura Mazoni,49 anni (assistita anche dall’avvocato Gian Luca Perego), Armando e Matteo Modarelli, 48 e 25 anni: tutti e tre (residenti a Brugherio) soci dell’autoscuola brugherese “Tre Re sas”. Nell’elenco figurano anche Vincenzo Valente Borrello e Dario Valente, dell’autoscuola “Borrello” di Giussano.
Scandalo delle patenti faciliChieste condanne fino a 5 anni
Richieste di condanna fino a cinque anni di reclusione per lo scandalo delle patenti facili. Le accuse contestate sono l'associazione a delinquere, falso e corruzione. In aula a Monza tredici imputati degli oltre 150 indagati. Tra questi anche tre brugheresi.