«Rivogliamo la nostra dignità»Muggiò, altra protesta alla Panem

«Vogliamo la nostra dignità, lavoro e stipendi per sopravvivere». Nuova protesta venerdì mattina alla Panem di Muggiò, dove i lavoratori sono preoccupati della sopravvivenza dello stabilimento da tempo in crisi. Non sembrano esserci alternative al gruppo Novelli.
«Rivogliamo la nostra dignità»Muggiò, altra protesta alla Panem

Muggiò – Hanno voluto dimostrare tutta la loro rabbia i lavoratori della Panem di via Pavia venerdì mattina. Il cartello fuori all’ingresso del panificio industriale la esprimeva: «Vogliamo la nostra dignità, lavoro e stipendi per sopravvivere». All’arrivo di Svevo Valentinis, rappresentante legale del gruppo Novelli i dipendenti Panem si sono fatti trovare fuori dai cancelli. «Tanta la preoccupazione – spiega sindacalista della Uila Uil – e la rabbia per un futuro che non è stato definito, retribuzioni arretrate aggravate dalle scelte che penalizzano economicamente i lavoratori. Le condizioni fanno sì che le persone per le quali si possa chiedere la cassa integrazione siano di numero superiore, perché le commesse perse non sono state recuperate». «L’unica azienda che ha riconfermato l’interessamento per Panem è il gruppo Novelli stesso – ha precisato Castiglioni riferendosi alle voci circolate nelle scorse settimane -. Un mese fa in tribunale a Monza sembrava ci fossero alcuni interessati a rilevare l’azienda come la Cooperativa interna a Panem. Nessuno si è però fatto avanti. E in quell’occasione il gruppo novelli ha ribadito l’interessamento per Panem». E poi: «L’interessamento però deve diventare concreto effettivo. Ci aspettiamo di incontrare Alberto Alfieri, nuovo amministratore delegato del Gruppo, che oggi non c’era perché era impegnato al ministero a Roma».
Cristina Mariani