Monza – Succede una volta ogni due anni e allora sono dieci giorni di musica: i grandi compositori tra le mani di un centinaio di giovani talenti; l’opportunità di ascoltarli, sapendo che tra loro si nasconde in certi casi un futuro da grande interprete del pianoforte. Monza aspetta un vincitore: i centotrentadue partecipanti al concorso pianistico internazionale Rina Sala Gallo arrivano giovedì in città. Venerdì cominceranno le prove e la selezione. Per il pubblico, le porte del Manzoni – dove si svolge la competizione – sono spalancate, ed entrare non costa nulla, né per le eliminatorie, né per la finale, né per il grande concerto dei premiati, il 7 ottobre (in questo caso però è consigliabile riservare un posto, contattando gli organizzatori tramite il sito www.concorsosalagallo.it). Mozart, Chopin, Beethoven, solo per fare alcuni nomi, e altri autori contemporanei: la sfida si disputa sulle pagine che hanno segnato la storia della musica.
Vengono da tutto il mondo, i pianisti del Rina Sala Gallo e ciascuno ha alle spalle e nelle dita un percorso e una scuola diversa, per ciascun paese rappresentato. È per questo che anche nella definizione della giuria il comitato organizzatore ha tenuto conto delle peculiarità di ciascun metodo, perché siano valorizzate le capacità di tutti. Non bastassero queste ragioni a suscitare la curiosità di infilarsi almeno una volta tra le poltroncine del Manzoni, il Rina Sala Gallo vanta anche l’ammissione alla Federazione mondiale dei concorsi internazionali di musica dell’Unesco, che ha sede a Ginevra. E quest’anno ha conquistato l’adesione del presidente della Repubblica, a consolidare, una volta di più, la sua importanza per il panorama musicale italiano.
Dunque si comincia venerdì(oggi alle 17.30 il sorteggio per l’ordine di esibizione): fino all’1 ottobre la prima prova che lascerà in gara solo dodici concorrenti. Diventeranno sei dopo la seconda, il 2 e 3 ottobre, tre dopo quella del giorno successivo. Il 6 ottobre la finalissima, accompagnata – è un’altra novità dell’edizione 2012 – dall’orchestra sinfonica Giuseppe Verdi di Milano. Il 7 ottobre il concerto dei vincitori. Il direttore artistico Valerio Premuroso spiega i criteri per la scelta del repertorio cui i candidati possono attingere per le diverse prove.
«Si comincia con Mozart e Chopin. Le capacità tecniche e di controllo che servono per il primo, la cui scrittura è semplice solo in apparenza, contro il romanticismo del secondo. Poi Beethoven e la grande sonata romantica, prima di un vero e proprio programma da concerto, ma con almeno un brano post ‘900». Della giuria, presieduta da Bruno Canino, fanno parte Rolf-Dieter Arens (Germania), Marcel Baudet e Christian Debrus (Francia), John O’Conor (Irlanda), Stefano Fiuzzi e Piercarlo Orizio (Italia). Il primo premio in palio, intitolato “Città di Monza” e offerto dal comune, è di 15mila euro; 7500 per il secondo classificato, 5mila al terzo. L’associazione Rina Sala Gallo assegna, con il voto del pubblico, una borsa di studio da 2mila euro, poi due premi speciali dello stesso valore.
Letizia Rossi