Renate, donna muore sul lavoromentre pulisce una macchina

Una donna quaranteseienne residente a Renate è morta giovedì sera mentre puliva un macchinario alla Beretta di Barzanò. La donna sarebbe rimasta impigliata nel nastro trasportatore di una macchina che stava cercando di pulire.
Renate, donna muore sul lavoromentre pulisce una macchina

Renate – La causa della morte è ancora tutta da capire e solo l’autopsia leverà ogni dubbio. Sembra, però, che Manuela Tatiana Zecchina sia rimasta impigliata dal nastro trasportatore di una macchina che stava pulendo. E non è più riuscita a liberarsi. Quella di Manuela, 46 anni, residente a Renate in via Papa Giovanni XXIII è stata una morte orribile. Insieme a tre colleghe della ditta CGP srl di Missaglia, stava pulendo come ogni sera la macchina impastatrice del Salumificio Beretta di Barzanò che ha la sede centrale a Milano. La donna era considerata un’operaia molto esperta e affidabile, poiché da tre anni svolgeva questo tipo di mansione e non era mai successo niente. Mai nessun incidente o nessun intoppo.

Almeno, fino a giovedì sera. A quanto sembra, mentre erano in corso le operazioni di pulizia dell’ impastatrice, il motore del macchinario si è acceso ed è questo il particolare che è stato fatale alla donna. Le colleghe che stavano lavorando con lei hanno subito tentato di liberarla dalla morsa fatale, così come gli operai della ditta e i funzionari presenti sul luogo. L’incidente si è verificato intorno alle 20.30 di giovedì sera e la donna è morta circa un’ora dopo. Sul posto, i Vigili del Fuoco di Lecco che l’hanno liberata dalla morsa, i Carabinieri di Cremella, l’ASL di Lecco che ha fatto i dovuti controlli sui macchinari. Chiaramente, è arrivato anche il 118 che, purtroppo, pur avendo fatto tutti i tentativi per salvare la renatese, non è riuscito a strapparla alla morte. <E’ senz’altro un fatto funesto che ci addolora immensamente – dice Marco Riva, titolare del Salumificio Beretta – perché non ci era mai successo e sono accadimenti che ti lasciano totalmente sgomento, senza nessun commento preciso da fare. Lavoriamo con la ditta per la quale operava la signora Manuela da trent’anni e le cause dell’incidente sono ancora da accertare. In ogni caso, l’ASL, quando è venuta sul posto, ha appurato che non ci sono stati guasti all’impianto e che il fatto tragico è avvenuto per l’accensione accidentale della stessa macchina. Da capire la causa della morte: se per il trauma subito o per soffocamento.

Ovviamente, ci sono le nostre più sentite condoglianze alla famiglia della donna e all’azienda CGP e aspettiamo di sapere quali sono stati i movimenti che hanno portato al sinistro>. La donna abitava a Renate, nel condominio sopra l’ufficio postale, era originaria di Taggia, in Liguria. Aveva una figlia di 28 anni. Nei prossimi giorni, ci sarà l’autopsia che potrà fare luce su quello che con ogni probabilità appare già come una tragica fatalità. Interpellato sulla vicenda, il sindaco di Renate Antonio Gerosa ha espresso tutto il suo dolore con parole accorate: <Non conoscevo personalmente Manuela – ha detto – tuttavia mi sento di fare le mie personali condoglianze alla famiglia. Voglio rimanere informato sui fatti>.
E.San