Monza – Salgono le quotazioni del leghista Massimo Zanello , scendono quelle dei pidiellini Stefano Carugo e Fabrizio Sala. Potrebbe andare al padano, già assessore al Pirellone e residente in pieno centro in città, il posto nella giunta regionale invocato a gran voce dalla Brianza. Il neo governatore Roberto Maroni pare, infatti, orientato ad assegnare lo scranno a un suo collega di partito. Il nome di Zanello, che in passato si è occupato da Milano di attività produttive, potrebbe mettere d’accordo sia i politici che gli esponenti del mondo economico che nei giorni scorsi hanno sollecitato una presenza locale nel governo lombardo.
Uno dei primi a farsi sentire è stato il presidente della Camera di commercio Carlo Edoardo Valli che, però, a differenza di quanto fatto nel 2010 con Roberto Formigoni non ha inviato al neo presidente alcuna richiesta formale: «Non c’è bisogno – commenta – di scrivere una lettera. Sono sicuro che Maroni ci ascolterà: per quello che il nostro territorio rappresenta a livello internazionale dal punto di vista economico, non può non essere presente in giunta».
Qualcuno ha buttato sul tavolo anche il suo nome che, però, non pare essere tra i papabili: «Il governatore – suggerisce a questo proposito – dovrebbe individuare una persona giovane o di mezza età a cui affidare l’incarico». E, con una metafora alla Bersani, aggiunge: «Se alla Brianza spetterà un assessorato economico mangeremo l’ossobuco con il midollo».
Maroni, dal canto suo, non scopre del tutto le sue carte anche se dovrebbe essere certa la nomina del coordinatore lombardo del Pdl Mario Mantovani alla vicepresidenza della giunta. Accanto a lui potrebbero sedere l’ex assessore all’Istruzione Valentina Aprea, il sindaco di Basiglio Marco Flavio Cirillo, Alberto Cavalli sponsorizzato direttamente da Mariastella Gelmini e Viviana Beccalossi in quota ai Fratelli d’Italia. È in forse la conferma di Raffaele Cattaneo alle Infrastrutture che, in caso di esclusione, potrebbe faticare a trovare i voti necessari per essere designato presidente del con- siglio. Tra le fila padane circolano i nomi di Matteo Salvini – ormai diventato il numero due del movimento in Lombardia e che pare essere molto ascoltato – di Massimo Garavaglia e di Stefano Bruno Galli eletto la scorsa settimana con la lista Maroni.
L’esecutivo, composto da sette uomini e sette donne, dovrebbe essere annunciato domenica. I leghisti locali, intanto, attendono l’elenco degli assessori senza commentare e i due consiglieri brianzoli pidiellini evitano dichiarazioni compromettenti: «Mi limito a dire – nota Stefano Carugo – che la Brianza non può non essere rappresentata nemmeno in questo giro. Oltretutto i tre consiglieri hanno ottenuto un ottimo risultato».
«Non chiedo nulla per me – gli fa eco Fabrizio Sala – il nostro territorio, però, ha bisogno di contare e di essere tenuto in considerazione dalla Regione».
Monica Bonalumi