Realdino, l’acqua tornerà potabileParola di Alsi e di Comune

Ci sono persone che continuano a rifornirsi d'acqua alle grotte di Realdino, nonostante siano state dichiarate inquinate. Ma ora si cambia. Alsi e Comune di Carate hanno deciso di interventire per purificare l'"oro blu" e farlo tornare potabile. Soddisfatto il comitato ''Acqua bene comune''
Realdino, l’acqua tornerà potabileParola di Alsi e di Comune

Carate Brianza – «Per noi quello di oggi è un gran risultato». Commentavano così, a caldo, qualche giorno fa, i rappresentanti dei comitati cittadino e provinciale “Acqua bene comune” dopo il vertice a Realdino che ha decretato la rinascita delle millenarie grotte. Vertice voluto proprio dai due comitati, per un primo sopralluogo con Alsi alle acque che sgorgano dalle antiche grotte. Presenti al summit a Realdino il presidente di Alsi, Patrizio Villa con il suo staff, e il sindaco Marco Pipino con il comandante della Polizia locale, Alberto Crippa, e il responsabile dell’Ufficio tecnico comunale, Giuseppe Amodeo.

I partecipanti al sopralluogo hanno concordato sulla necessità di progettare un intervento di purificazione dell’oro blu, che restituisca questo bene comune, da tempo dichiarato non potabile, alla città e ai cittadini. Spiega, a qualche giorno di distanza dal sopralluogo tecnico, il referente provinciale del comitato “Acqua bene comune”, Biagio Catena Cardillo: «Il recupero delle acque di Realdino sembrava una questione finita nel dimenticatoio. Pareva non ci fosse la possibilità di intervenire. Invece l’intervento si farà. Si è tutti concordato, venerdì scorso, sulla possibilità di recuperare le due fontane delle grotte con un impianto per rendere potabile l’acqua. Settimana prossima ci sarà un vero e proprio sopralluogo tecnico».

Era stato proprio Catena Cardillo, due settimane fa, a chiedere l’intervento della patrimoniale Alsi, la Alto Lambro servizi pubblici: «Avevamo chiesto – spiega – un interessamento nel recupero delle fonti di Realdino, che rappresentano un valore inestimabile storico e ambientale. Per noi è importante donare alla città e alla popolazione, non solo caratese, la possibilità di fruire dell’acqua sorgiva che Madre Natura ci ha regalato, e che oggi purtroppo non è fruibile in quanto dalle fontane l’acqua risulta non potabile». Realdino era famosa già nei tempi antichi per le sue grotte e per l’acqua che vi sgorgava limpida e pura.

Ma da oltre cinquanta anni, con varie ordinanze, le autorità competenti hanno certificato l’inquinamento delle acque. Un inquinamento di origine batteriologica, legato al fatto che le acque scorrono sulla roccia una volta uscite in superficie, che non ha mai tenuto lontano residenti e passanti, felici di abbeverarsi e incuranti delle ordinanze di non potabilità emesse dal Comune. C’è chi, l’acqua delle grotte, la porta a tavola ogni giorno, pronto a giurare e spergiurare che sia buona, fresca e persino salutare.
a.br.