Quote rosa anche in agricoltura«Più spazio nei posti di comando»

Quote rosa anche nel mondo agricolo. Nella zona del milanese un'azienda agricola su cinque è guidata da una donna. Si tratta – afferma la Coldiretti di Milano, Lodi, Monza e Brianza – di un valore in linea con quello che succede a livello regionale dove il 22 per cento delle imprese è rosa.
Quote rosa anche in agricoltura«Più spazio nei posti di comando»

Monza – Quote rosa anche nel mondo agricolo. Nella zona del milanese un’azienda agricola su cinque è guidata da una donna. Si tratta – afferma la Coldiretti di Milano, Lodi, Monza e Brianza – di un valore in linea con quello che succede a livello regionale dove il 22 per cento delle imprese è “rosa”. “Nonostante i risultati raggiunti – commenta Pina Alagia, imprenditrice agricola a Besana Brianza – bisogna incrementare la presenza femminile nei posti di responsabilità nel mondo produttivo, perché le donne hanno la capacità di leggere bene i bisogni della società moderna”.

Non a caso – rileva un’analisi di Coldiretti – le donne sono in prima linea in quei settori a forte vocazione sociale come le fattorie didattiche, gli agriasilo, gli agriturismi e tutte le attività dedicate ad anziani o a disabili. Il successo delle imprenditrici agricole – spiega la Coldiretti interprovinciale – è dovuto anche all’alto grado di scolarizzazione raggiunto. Infatti, a livello regionale, l’8,6 per cento è laureato e il 30,6 per cento ha un diploma. La multifunzionalità femminile delle aziende agricole si trasferisce poi anche nella vita di tutti i giorni, dove le donne oltre a essere imprenditrici sono spesso anche madri e mogli con sempre meno tempo da dedicare a se stesse: appena un’ora al giorno, come risulta da un’analisi di Coldiretti.

“Nella storia dei nostri territori – conclude Carlo Franciosi, presidente della Coldiretti di Milano, Lodi, Monza e Brianza – le donne sono sempre state una risorsa importante e un valore aggiunto nel lavoro di tutti i giorni: da una parte rappresentano il legame con la tradizione, dall’altra sono protagoniste del rinnovamento delle aziende”.