MONZA – No alla mostra mercato dell’antiquariato in villa Reale: «Ipotesi sconcertante» dice il Comitato di cittadini “La villa reale è anche mia” rifiutando così il progetto annunciato da Attilio Navarra, amministratore delegato della società che si sta occupando dei restauri e gestirà il corpo centrale della villa per i prossimi vent’anni. «Alla base c’è solo un’ipotesi di sfruttamento commerciale massiccio, senza nessun progetto culturale».
Le mostre di antiquariato sono già nel passato della reggia e hanno avuto risultati devastanti. «Negli anni Settanta- commenta Marina Rosa, ex funzionario della Soprintendenza e presidente del Centro documentazione residenze reali lombarde- ci sono state delle mostre di antiquariato che hanno portato come risultato il furto delle belle tappezzerie che Carlo Antonio Raineri aveva realizzato per le sale della villa».
Le cronache dell’epoca, in effetti, riportano di “una denuncia per furto di tappezzerie del 5 giugno 1972 contro la cooperativa Antiquari d’Italia” e di un altro furto del 14 febbraio 1979.
Ecco perchè l’idea di riproporre ancora una volta una mostra mercato dell’antiquariato non piace a nessuno. «Per noi il Belvedere deve essere lo spazio di un museo della villa e del Piermarini» dicono i rappresentanti del Comitato. Un progetto già fatto negli anni Novanta: il museo dell’Ottocento Lombardo.
Del resto da tempo si parla dell’uso della Villa Reale. Dieci anni fa la più eclatante arrivava dal candidato sindaco Cicciolina che, senza l’aria di scherzare troppo, aveva detto: «Facciamo in Villa un parco divertimenti e un casinò». Qualche anno prima si era pensato di realizzare nelle stanze vuote un albergo di lusso, mentre nel 1995, in vena di boutade , anche il trio comico dei Tretre aveva detto la sua: invece della reggia del Piermarini meglio un grande autosilo con centro commerciale. La verità è che dal 1920 ad oggi sull’uso di Villa Reale ne sono state dette (e scritte) tante.
Almeno 180 destinazioni d’uso diverse, tutte raccolte, spulciando tra i titoli della stampa nazionale e locale, dall’Associazione per la Villa Reale di Monza.
Ora che i restauri del corpo centrale sono in corso e la data di Expo si avvicina è giunto il momento che anche i monzesi dicano la loro.
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Niente ristorante al Belvedere ma neppure la mostra mercato dell'antiquariato piace al Comitato dei cittadini che non vuole lo sfruttamento commerciale del luogo e propone la realizzazione di un museo dell'Ottocento lombardo.