Prostituzione in centro massaggiArrestata famiglia a Brugherio

Brugherio – Marito, moglie e suocera: tutti arrestati per favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione all’interno di due centri massaggi di Milano, nei quali, secondo le indagini svolte dalla polizia municipale, erano impiegate (in nero e pagate con una percentuale su ogni prestazione) cinque ragazze straniere tra i 20 e i 25 anni. Il giro d’affari dei due locali, posti ora sotto sequestro, si aggirava intorno ai 50mila euro mensili ed erano attivi da almeno un anno e mezzo. In carcere, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Sostituto procuratore Ester Nocera, sono finiti il pluripregiudicato 40enne Vincenzo Mori e sua suocera Maria Nunziata Diprimo di 56 anni, mentre la moglie di Mori, la 41enne Vincenza Cisternini, è stata posta agli arresti domiciliari per accudire il figlio di due anni. Mori, titolare di una concessionaria di veicoli usati, gestiva con la moglie il centro massaggi “Life” di via Teodosio 37, in zona Lambrate, dove lavoravano due “massaggiatrici” romene e una boliviana (regolarmente in Italia), mentre la Diprimo si occupava del centro massaggi “La nuova era” di via Inama 25 che impiegava due ragazze, una albanese e una brasiliana che sono state denunciate per immigrazione clandestina perché non in regola con il permesso di soggiorno.

Secondo quanto è emerso dalle indagini, la decina di clienti, assolutamente consapevoli dei servizi “speciali” offerti, varcavano quotidianamente la soglia dei due centri, potevano scegliere la ragazza con cui accompagnarsi e poi si ritiravano nei camerini con lettino ricavati nei seminterrati dei locali. Qui veniva deciso il tipo di prestazione (il rapporto completo non era previsto) e il relativo corrispettivo che andava pagato anticipatamente alla cassa. Le tariffe standard andavano dai 30 ai 70 euro, dei quali 10-15 euro andavano alla ragazza. I centri erano aperti dalle 10 alle 21 con orario continuato e le ragazze che vi lavoravano erano state assoldate attraverso inserzioni sui giornali o il passaparola.

Oggi Mori e la Cisternini sono stati arrestati nel loro appartamento di Brugherio (Monza), mentre la Diprimo nella sua casa di via Venini a Milano. Complessivamente i vigili dell’Unità centrale informativa (Uci) hanno effettuato sei perquisizioni e sequestrato anche 8mila euro ritenuti provento dello sfruttamento della prostituzione. “Le indagini non sono concluse” ha spiegato il comandante della polizia locale Tullio Mastrangelo, lasciando intuire che potrebbero esserci ulteriori sviluppi.
Apcom