Profughi a Monza, la coop Meta«L’assessore Maffè lo sapeva»

«Si è trattato di un trasferimento per questioni logistiche, l'assessore Pierfranco Maffè ne era a conoscenza da giorni». A parlare è Maurizio Corti, della cooperativa Meta, che gestisce l'ostello di Cascina Costa Alta dove sono stati accolti i dieci profughi provenienti da Seregno.
Profughi a Monza, la coop Meta«L’assessore Maffè lo sapeva»

Monza – «Si è trattato di un trasferimento per questioni logistiche, l’assessore Pierfranco Maffè ne era a conoscenza da giorni». A parlare è Maurizio Corti, della cooperativa Meta, che gestisce l’ostello di Cascina Costa Alta dove sono stati accolti i dieci profughi provenienti da Seregno, originari della Nigeria, del Mali e della Costa d’Avorio, con un lavoro regolare in Libia, espulsi dalle forze governative e in attesa dello status di rifugiati politici.

«Rientrano nel “pacchetto” degli 80 che dovrebbero arrivare in Brianza secondo il Piano nazionale di assorbimento – prosegue Corti – La permanenza dei dieci uomini nell’istituto Pozzi di Seregno, istituto religioso a prevalente presenza femminile, a lungo andare avrebbe potuto determinare qualche problema, quindi la Protezione civile della Lombardia e la Prefettura di Milano hanno deciso il trasferimento chiedendo alla Comunità Brianza, della quale Meta fa parte, l’eventuale disponibilità»

E così è stato: «Abbiamo accettato – continua Corti – visto che siamo un’organizzazione di solidarietà sociale e già in passato, per conto del Comune di Monza, abbiamo accolto persone in difficoltà, segnalate dai servizi sociali, anche stranieri senza residenza». Un’accoglienza comunque temporanea, fino a giugno, visto che a luglio all’ostello arriveranno studenti della Bicocca per uno stage e, a settembre, grazie ad un contributo regionale, inizierà la ristrutturazione della cascina.

«Non immaginavamo tanto clamore – continua Corti – l’assessore Maffè era stato avvisato verbalmente del possibile trasferimento da qualche giorno. Mercoledì sera, all’improvviso, la Protezione civile ci ha allertati dell’arrivo dei profughi il giorno seguente. Giovedì mattina ho comunicato ai carabinieri di Biassono le generalità degli ospiti, mentre, in Comune, la questione è scoppiata in una riunione di giunta prima che arrivasse il nostro comunicato ufficiale, forse diramato un po’ in ritardo».

Corti non esclude un problema di comunicazione tra prefetture, visto che: «La presa d’atto da parte di quella di Monza è avvenuta solo ieri». Intanto, Meta sta cercando di chiarire l’accaduto con l’amministrazione Mariani: «L’assessore Maffè l’ho sentito anche stamattina, mentre il sindaco sarà assente fino a lunedì. Villa? Non ci ho parlato ma il suo comunicato è molto duro: definirci inaffidabili dopo 12 anni di presenza sul territorio con una serietà inappuntabile è ingeneroso. E poi, con la concessione in fase di rinnovo, a che pro generare polemiche?»
Roberto Magnani