Monza – Un gruppo di escursionisti feriti da una valanga in Alta Valle Camonica, nel comprensorio di Ponte di Legno; una valanga sul gruppo dell’Ortles, un escursionista ferito sui Colli Euganei, cinque persone uccise da valanghe sulle Alpi francesi, in Austria e in Svizzera. Uno sciatore milanese morto assiderato a La Thuile, dopo essere caduto in una buca mentre rientrava dalle piste.
Un bilancio drammatico per il primo weekend di primavera in montagna. È proprio per il tanto atteso innalzamento delle temperature che il Soccorso alpino raccomanda massima attenzione a chi decide di trascorrere qualche ora di tempo libero sui monti. Nel fine settimana il rischio di valanghe era «marcato (indice 3), in aumento a forte (indice 4) a causa del forte rialzo termico in corso». Lo aveva segnalato il bollettino della neve di Arpa Lombardia.
Ma il lunedì di Pasqua, due seregnesi erano stati bloccati in Grigna da nebbia e pioggia in una giornata di maltempo annunciato. Quindi? Una buona informazione alla partenza è alla base di una bella gita. In montagna come al mare.
Punta proprio a questo la campagna informativa “Sicuri con la neve” del Soccorso alpino nazionale, preparata qualche tempo fa nell’ambito del progetto “Sicuri in montagna”. Ma sempre attuale. Un progetto di prevenzione dalla scala europea del pericolo valanghe (da 1-debole a 5-molto forte) al comportamento da tenere in caso di pericolo. E prima di partire. Consigli sul controllo del localizzatore ARTVa, nel caso degli escursionisti più organizzati, dei bollettini e delle dfficoltà del percorso da affrontare. “Durante il percorso è importante valutare ogni singolo pendio che si attraversa, ed in caso di sospetto, eseguire un test di stabilità del manto nevoso”, ammonisce la brochure.
Se si assiste a una valanga, cercare di memorizzare i punti di distacco in modo da fornire indicazioni utili e il più precise possibili ai soccorsi e, in caso di ritrovamento, spalare la neve per arrivare il più in fretta possibile alla testa. Avendo prima controllato di non rischiare nuovi distacchi.
In caso di travolgimento, cercare di aprire gli attacchi e cercare di fissare (se non lo si è già fatto) lo zaino in vita. A valanga ferma, se coscienti, controllare a vista e a voce la situazione, anche dei compagni di gita. In ogni caso, la cosa più importante è non lasciare mai nulla al caso. I consigli utili si possono ricevere anche nelle locali sezioni del Cai e dai gruppi di escursionisti specializzati in sci alpinismo e arrampicata. Tutte le informazioni sul sito del Soccorso alpino e del progetto Sicuri con la neve.
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