Monza – A casa aveva una piccola centrale casalinga per lo spaccio di coca, destinata per lo più a ventenni monzesi in cerca di trasgressione, prima di darsi alla vita mondana nei locali della città. Della cosa, però, si sono accorti anche gli uomini della squadra investigativa in forza al commissariato di polizia di viale Romagna. Gli agenti hanno fatto irruzione sabato sera, quando il giro d’affari del monzese Tommaso S., 30 anni, si incrementava a causa del viavai di giovani che esce la sera, secondo quanto riferiscono dal commissariato. Avuto notizia dell’attività illegale svolta dall’uomo, ufficialmente disoccupato, gli agenti si sono appostati per controllare i movimenti attorno alla casa del pusher in via Sempione.
Verso l’una e mezza, hanno notato che era uscito per incontrare una persona con cui aveva avuto un breve scambio. Scattato il blitz, i poliziotti hanno fermato pusher e acquirente, prima di procedere alla perquisizione dell’appartamento che il trentenne divide assieme alla compagna (risultata estranea alla vicenda). All’interno, nascosti in alcuni pacchetti di sigarette, c’erano venti grammi di cocaina, già suddivisa in dosi, e circa 270 euro in contanti. Per il 30enne, che conta solo un vecchio precedente penale, sono scattate le manette con l’accusa di detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Sempre secondo le indagini condotte dalla polizia, la clientela di Tommaso S., era composta essenzialmente da giovani poco più che ventenni. Ragazzi incensurati, di buona famiglia, e magari anche con buone disponibilità economiche.