Seregno – «Ho lanciato una pallina di neve, ne è uscita una valanga». Gianfranco Ciafrone, assessore ai Lavori pubblici ed alla protezione civile, ha inquadrato così giovedì, in Consiglio comunale, il vespaio, che ha interessato anche i telegiornali di Rai 1 ed Italia 1, originato nei giorni precedenti da una sua dichiarazione, con la quale aveva paventato l’ipotesi di affidare a pitbull addestrati la guardia notturna del cimitero maggiore di via Reggio, per scongiurare il ripetersi di furti come quello di una ventina di giorni fa.
«La mia era solo una provocazione -ha continuato-: non abbiamo mai avuto intenzione di far presidiare il camposanto da cani, gatti o leoni. Stiamo lavorando ad un progetto di videosorveglianza, consapevoli delle difficoltà del caso». Improntati all’ironia sono stati i successivi interventi dei consiglieri.
«Seregno finisce sui mass media nazionali unicamente in occasioni come questa – ha commentato Giusy Minotti della Federazione della sinistra -. Capisco che si sia trattato di una provocazione, ma questa provocazione non avrebbe dovuto essere fatta. Anche perché i cani non possono entrare di giorno al cimitero per visitare i loro padroni, figuriamoci se sarebbe opportuno metterli a guardia delle tombe di notte..». Sulla stessa lunghezza d’onda Pietro Amati del Partito Democratico: «Fa piacere la smentita, specie perché non riuscivo ad immaginare il sindaco o l’assessore impegnati al mattino nel recupero degli animali!». Dal canto suo, il sindaco Giacinto Mariani non si è nascosto: «Alla sicurezza del cimitero pensiamo da mesi. Pattugliare il perimetro non è semplice, visto che è lungo circa due chilometri e non è circondato da strade. A breve presenteremo un progetto ad hoc».
P.Col.