Piovono piccioni a Cornate d’AddaSono morti in volo, le indagini

Li hanno visti precipitare, sbattere un po' le ali e poi restare immobili e morti. Cosa succede ai piccioni di Cornate d'Adda? Qualche giorno fa una morìa di volatili è stata segnalata in due diverse zone del paese.
Piovono piccioni a Cornate d’AddaSono morti in volo, le indagini

Cornate d’Adda – Li hanno visti precipitare, sbattere un po’ le ali e poi restare immobili e morti. Cosa succede ai piccioni di Cornate d’Adda? Qualche giorno fa una morìa di volatili è stata segnalata in due diverse zone del paese; raccolti alcuni esemplari, la polizia locale ha provveduto a spedirli all’Asl. Si attendono i risultati dell’autopsia, per capire le cause del fenomeno e prendere eventuali provvedimenti.

L’allarme – Il primo allarme è arrivato da via Guido Rossa, zona industriale del paese: i dipendendi di una ditta hanno telefonato preoccupati all’ufficio dei vigili dopo che dalle loro finestre avevano assistito all’inconsueta scena. Dal cielo piovevano piccioni. Gli agenti del comando cornatese, giunti sul luogo del mistero, non hanno potuto fare altro che prelevare quattro o cinque carcasse e mettersi in contatto con il servizio veterinario dell’Asl, che ha sede a Usmate Velate. Qui sono stati spediti i resti delle bestiole, per le analisi che dovranno stabilire se – come è probabile – sono morte per avvelenamento, oppure per cause naturali.

Anche a Colnago – Intanto però un altro episodio simile è stato denunciato a Colnago, a Cascina Frati. Diversa però la dinamica. E il primo cittadino cornatese, Fabio Quadri, racconta uno scenario ancora più inquietante. «Sembra che in quel caso qualcuno li abbia portati lì già morti, ne abbiamo trovato un mucchio», spiega. Che ha preparato un’ordinanza proprio per affrontare la questione: «Perché vengano rimosse le carcasse. Comunque il fenomeno non è avvenuto in tutto il paese, ma in due punti precisi». Appena qualche tempo fa, nel mese di settembre, lo stesso Quadri aveva firmato un’altra ordinanza, sempre con i piccioni per protagonisti. In quel caso si sollecitava Enel perché entro un mese prendesse provvedimenti per impedire ai volatili di posarsi sui fili elettrici che fanno quadrato sopra il piazzale antistante il municipio di via Volta.

L’ordinanza Enel – Tra le ragioni addotte nel provvedimento, il fatto che la presenza numerosa dei volatili appollaiati sui cavi creava non pochi disagi in termini di igiene pubblica: vuoi per il rischio di essere centrati dalle deiezioni dei piccioni sospesi sopra la testa, vuoi per la spesa necessaria a tenere costantemente pulito l’ingresso del palazzo comunale, vista la quantità di rifiuti che finiva sul piazzale. Il dubbio perciò sorge spontaneo: è mai possibile che ci sia un collegamento tra quell’ordinanza e i piccioni crollati al suolo in questi giorni? Il sindaco esclude con decisione l’ipotesi. «Non credo proprio – dice – si tratta di casi completamente diversi e poi in zone diverse. E poi non è che sono morti tutti i piccioni di Cornate».
Il fenomeno, che ha interessato per il momento poche decine di piccioni, ha comunque destato una certa preoccupazione nei cornatesi, anche e soprattutto dal punto di vista della salute. Saranno gli esami di questi giorni a dare risposte più certe e a spiegare il perché dell’accaduto; nel frattempo comunque l’invito per tutti è di non toccare le carcasse.
Letizia Rossi