Pearl Jam, anzi Pearl Jam TwentyIl film di Crowe torna a The Space

Niente da fare: quando poche settimane fa il docufilm era arrivato nelle sale, è andato irrimediabilmente esaurito. E allora “Pearl Jam Twenty” torna, ancora per tre giorni, dal 21 al 23 gennaio, a The Space cinema delle Torri bianche di Vimercate, puntando ancora una volta al sold out.
Pearl Jam, anzi Pearl Jam TwentyIl film di Crowe torna a The Space

Vimercate – Niente da fare: quando poche settimane fa il docufilm era arrivato nelle sale, è andato irrimediabilmente esaurito. E allora “Pearl Jam Twenty” torna, ancora per tre giorni, dal 21 al 23 gennaio, a The Space cinema delle Torri bianche di Vimercate, puntando ancora una volta al sold out. Sold out d’altra parte sono sempre andati anche loro, i cinque del gruppo americano che ha fatto gran parte del sound della seconda metà degli anni Novanta, trascinato dalla voce ferma e implacabile dell’ex benzinaio Eddie Vedder.
Il film lo ha girato Cameron Crowe ed è un documentario di un’ora e cinquanta minuti che ha tra i protagonisti – con Vedder – Chris Cornell, Layne Staley, Stone Gossard, Jeff Ament, Kurt Cobain e Neil Young. È il racconto degli «straordinari anni dalla formazione della band – dice la presentazione – attraversando il periodo difficile nell’ascesa a vere e proprie celebrità, il ritirarsi dalle luci della ribalta e la creazione intorno a sé di un cerchio di persone fidate cedendo il passo a una produzione più culturale che li avrebbe contraddistinti». I centodieci minuti di film sono costruiti con le 1.200 ore di riprese mai viste prima «che abbracciano l’intera carriera della band».
Settimana prossima altro appuntamento a Vimercate, sempre a The Space, con un altro film della rassegna “Extra”: il 14, 15 e 16 gennaio sarà proiettato “Freakonomics”, «un’antologia composta da diversi capitoli diretti da Morgan Spurlock (Super Size Me), Alex Gibney (Taxi to the Dark Side), Eugene Jarechi (Why We Fight) e Rachel Grady ed Heidy Ewing (Jesus Camp) basata sul bestseller scritto dall’economista Steven Levitt e dal giornalista Stephen J. Dubner». «Che cosa hanno in comune la categoria degli insegnanti e quella dei lottatori di sumo? Che collegamento c’è tra la legalizzazione dell’aborto e la diminuzione del tasso di criminalità? Che influenza ha sul tenore di vita di una persona il nome assegnatogli dai genitori alla nascita? È più pericolosa una pistola o una piscina?». Le risposte, nel film.
Massimiliano Rossin