Monza – Giovane, con una maggioranza di uomini, famiglie numerose e con tanto spazio per vivere: era cosi l’Italia nel 1861. Il primo censimento dell’Italia appena unita scattò la prima istantanea agli italiani. Da allora, decennio dopo decennio è stato composto un puzzle di fotografie che ci racconta la nostra storia.
Oggi, centocinquanta anni dopo, parte il quindicesimo censimento italiano: un altro click si aggiunge al quadro. A marzo 2012, quando verranno diffusi i primi dati, sapremo quanto siamo cambiati, sarà di nuovo aggiornata la foto del Paese. A partire da oggi si può compilare il questionario scegliendo fra tre modalità di riconsegna. E’ possibile, infatti, compilarlo via internet, collegandosi al sito censimentopopolazione.istat.it e utilizzando la password stampata sulla prima pagina del questionario recapitato a casa.
Chi invece non ha accesso al web, può restituire i questionari compilati presso gli uffici postali e i centri comunali di raccolta, senza alcun costo e ricevendo una ricevuta. Qualunque sia la modalità di riconsegna scelta, le famiglie che risiedono nei Comuni con meno di 20mila abitanti possono restituire il questionario compilato entro il 31 dicembre 2011, quelle residenti in Comuni con popolazione compresa fra 20mila e 150mila abitanti entro il 31 gennaio 2012, infine le famiglie residenti in Comuni con più di 150mila abitanti hanno tempo fino al 29 febbraio 2012.
Dal 21 novembre scendono in campo anche i rilevatori comunali e quindi le famiglie che a quella data non hanno ancora restituito il questionario possono consegnarlo a loro. Ulteriori informazioni si possono trovare nel sito censimentopopolazione.istat.it.
Guardando alla storia dei 150 anni di Italia unita, nel 1861 i cittadini residenti erano 26 milioni, con i maschi che risultavano in testa con oltre il 50 per cento, e le femmine appena sotto, con il 49 per cento. I bambini fino a 5 anni rappresentavano il 13 per cento della popolazione, gli over settantacinquenni erano l’1 per cento, mentre il numero medio di componenti per famiglia si attestava a 4,7.
E su ogni chilometro quadrato vivevano 87 abitanti. Dieci anni fa, invece, il censimento del 2001 ha fotografato quasi 57 milioni di residenti: donne in testa con oltre il 51 per cento, unomini in diminuzione a circa il 48 per cento. Ridotti anche i bambini fino a 5 anni: al 4,6 per cento. Mentre gli ultrasettantacinquenni erano all’8,4 per cento della popolazione. Quanto alle famiglie, sono risultate assai ben meno numerose di prima: in media 2,6 componenti. Mentre la densità della popolazione italiana è salita a quota 192 abitanti per chilometro quadrato.