Operazione ”Sciura Maria!”Katia in cella per bancarotta

Il suo “sciura Maria!” era diventato una specie di grido di battaglia. Uno slogan che impazza nelle televendite per promuovere le offerte di KatiArredamenti. L'imprenditrice Caterina Asaro e il marito sono stati arrestati stamattina nella loro casa di Besana per bancarotta fraudolenta.
Operazione ”Sciura Maria!”Katia in cella per bancarotta

Villasanta – Il suo “sciura Maria!” era diventato una specie di grido di battaglia. Uno slogan che impazza nelle televendite trasmesse sulle emittenti locali, per promuovere le offerte di KatiArredamenti, rivenditore di mobili con diversi punti vendita in tutta la Lombardia, tra cui Villasanta e Cinisello Balsamo. Per l’imprenditrice Caterina Asaro e per suo marito Franco Grosso è tempo di lasciare da parte la tv e difendersi dalle accuse di bancarotta fraudolenta che questa mattina li hanno portati in carcere. A eseguire le ordinanze di custodia cautelare, emesse dal gip del tribunale di piazza Garbaldi su richiesta del sostituto procuratore Giordano Baggio, uno dei pm specializzati in reati economici di bancarotta, sono stati i militari della Guardia di Finanza di via Manzoni, che hanno arrestato i due nella loro abitazione di Besana Brianza. I due sono indagati nell’ambito dei fallimenti delle società “Il Mattone srl” e “D.W. & Company srl”. Secondo i reati ipotizzati nei confronti dei due imprenditori, questi avrebbero di fatto “svuotato” il patrimonio delle due società, per un totale di circa quattro milioni di euro, attraverso l’esecuzione di operazioni commerciali ad altre società riconducibili ai due imprenditori, coinvolti nell’inchiesta assieme ad altre persone, attualmente indagate a piede libero. In particolare, la distrazione di beni delle due società sarebbe stata avvenuta dietro al “paravento” fornito dalla cessione di merci, oppure dalla cessione di quote o di interi rami di azienda. Oltre ai provvedimenti restrittivi, l’autorità giudiziaria monzese, a garanzia dei creditori, ha disposto anche il sequestro preventivo d’azienda nei confronti della società “Immobilcasa srl”, che attualmente figura essere la proprietaria del celebre marchio KatiArredamenti. I militari delle Fiamme gialle monzesi, inoltre, hanno eseguito anche numerose perquisizioni nella provincia di Monza, ma non solo. La polizia giudiziaria si è presentato anche in provincia di Alessandria e Milano, nell’ambito della stessa inchiesta. «Le indagini sono ancora in corso», si limitano a far sapere dalla Guardia di Finanza, «potrebbero esserci ulteriori sviluppi».
f. ber.