Vimercate – Per ora l’unica certezza è che i carabinieri hanno posto sotto sequestro il computer di Rajap Abdykalykov (nella foto), il maggiordomo kirghiso 50enne dell’ingegner Antonio Campanini, 81 anni, ucciso il 3 gennaio 2012 con la convivente Azucena Moreno Laino, 78 anni, nel soggiorno di casa. Una svolta? Forse è un azzardo, ma a un anno di distanza dall’efferato duplice omicidio è il primo atto concreto della Procura di Monza, che per effettuare le perquisizioni e i sequestri avrebbe proceduto anche all’iscrizione di alcune persone nel registro degli indagati. All’arrivo dei carabinieri, nella abitazione del maggiordomo hanno trovato solo la compagna dell’uomo, in quel momento assente per una breve vacanza nel suo paese natale, il Kirghizistan, Stato dell’ex Repubblica sovietica.
Il computer ed altri oggetti non specificati, sempre prelevati dall’abitazione dell’uomo, saranno ora sottoposti a verifiche. I due anziani furono massacrati con un corpo contundente, forse una mazzetta da muratore (l’arma non è mai stata trovata) mentre erano seduti sul divano a guardare la tv. L’ingegnere, originario di Parma ma da trent’anni a Vimercate, era molto attivo nel campo dell’edilizia. La villetta dove viveva, in via Adige, era una delle tante che aveva realizzato. E dove viveva con la sua ex badante che per anni l’aveva assistito dopo essere finito su una sedia a rotelle a causa di un ictus.
Una storia che si sarebbe di lì a poco coronata in un matrimonio. Così avrebbe raccontato lo stesso Campanini proprio quel 3 gennaio al massaggiatore che era venuto a sottoporlo a un trattamento. E il viaggio di nozze sarebbe stata una crociera intorno al mondo. Alle 14 del 4 gennaio 2012 il maggiordomo suonò alla porta dei due anziani senza ottenere riposta e, allarmato, chiamò la segretaria storica dell’ingegnere che aprì e fece la macabra scoperta. Un delitto perfetto: nessun segno di effrazione, nessuna arma, nessuna impronta estranea. Da allora i carabinieri della compagnia di Vimercate e del nucleo investigativo di Monza hanno via via escluso prima la rapina finita male poi la pista passionale.
Roberto Magnani