Numonyx si appella al governoE chiede chiarezza a Formigoni

Agrate Brianza – Che il governo scenda in campo. Al più presto. Che si pronunci sul futuro di questa realtà d’eccellenza italiana e si assuma la responsabilità di una vendita che potrebbe portarsi appresso la perdita di oltre mille posti di lavoro, tanti sono quelli di Numonyx, fino a poche settimane fa importante costola di StMicroelectronics e oggi acquisita interamente da Micron, multinazionale americana dell’elettronica.
«Per il 4 marzo è fissato un incontro al Ministero dello Sviluppo economico mentre attendiamo ancora la convocazione presso Regione Lombardia – ha detto oggi Gigi Redaelli, segretario generale Fim Cisl Brianza, durante la conferenza stampa tenuta ai cancelli del sito agratese che riunisce i plant di Stm e Numonyx – La Regione è pienamente coinvolta visto che sta mettendo soldi in quel contratto di programma che impegna St nello sviluppo del fotovoltaico a Catania e della ricerca e sviluppo ad Agrate. In aggiunta, lo stesso presidente Formigoni solo qualche mese fa ha spiegato che con questo contratto di programma si sarebbero salvati ottocento ricercatori. Ora ci dica come stanno le cose».

Venerdì mattina un gruppo di lavoratori, radunato ai cancelli di ingresso, ha ricevuto la solidarietà di Filippo Penati, candidato Pd alla Regione Lombardia, che ha sottolineato il livello di eccellenza rappresentato dal comparto di ricerca e sviluppo e la necessità che il governo si mobiliti per tutelarlo. La prossima settimana dovrebbe partire un percorso parallelo istituzionale per fare il punto sul destino di Numonyx, con l’incontro previsto per il 23 febbraio e promosso dal sindaco Ezio Colombo, con il presidente provinciale di Monza e Brianza Dario Allevi e con Regione Lombardia.
Anna Prada