Muggiò, via il vicesindaco:Zanantoni caccia Galimberti

Muggiò – Pietro Zanantoni ha messo alla porta Mario Galimberti. È stato lo stesso sindaco a confermare la rottura con il proprio vice e assessore ai Lavori pubblici, che si è consumata martedì scorso in occasione della riunione di giunta. Provvedimento che era nell’aria già da qualche settimana per motivi che durante questo primo anno e mezzo di legislatura erano trapelati più volte. E la questione di piazza Garibaldi, con il costo dei lavori aumentato di sei volte rispetto al preventivo, ha presumibilmente fatto maturare in Zanantoni la consapevolezza che si fosse passato il segno. Oltre al fatto che segnali di insofferenza sono pervenuti anche dai tecnici del comune, alcuni dei quali avevano chiesto di cambiare ufficio o sede di lavoro, e dai dirigenti scolastici che avrebbero chiesto al sindaco di parlare con un interlocutore diverso da Galimberti.

Contrariamente a quanto accadde nel dicembre 2009, quando Galimberti rassegnò le proprie dimissioni poi rientrate, questa volta la frattura appare insanabile: «Galimberti è fuori – ha detto Zanantoni – la Lega dovrà proporre un altro nome per l’assessorato ai Lavori pubblici». Il che, comunque, non significa un disimpegno rispetto al patto elettorale del 2009: «L’alleanza tra Pdl e Lega Nord non è in discussione», ha precisato il sindaco che chiede una persona «seria e capace» per sostituire Galimberti. Il problema, dunque, non sarebbe politico – tanto che l’assessore al Bilancio Angelo Galletti è rimasto al suo posto – tuttavia conseguenze politiche non sono da escludere, considerando che Galimberti è il segretario cittadino del partito: «È vero – ha detto Zanantoni – ma è un problema interno della Lega, che a Muggiò ha un segretario che non permette ad altre persone di iscriversi al partito, come Angelo Galletti e Lorenzo Gavazzi (consigliere comunale, ndr) che Galimberti non fa tesserare».

Da parte sua Galimberti non intende gettare benzina sul fuoco: «Sono tranquillo – ha commentato – eventualmente replicherò quando sarà il momento. Circa piazza Garibaldi posso dire che non è l’assessore che conferisce gli incarichi e che chiede i preventivi, sono gli uffici. E per il fotovoltaico vorrei proprio vedere a che punto è il bando. Ho dimostrato di non essere attaccato alla poltrona e il tempo è galantuomo. Seppur negativa è stata un’esperienza da cui ho imparato». L’opposizione intanto sta alla finestra: «Licenziare il segretario del principale alleato – ha commentato a caldo Carlo Fossati – avrà ripercussioni politiche e l’alleanza ne esce indebolita».
Luca Scarpetta