Muggiò – Ha fatto di necessità virtù. Per evitare antipatici battibecchi con i vicini poco tolleranti al fatto che caricasse la sua bicicletta elettrica nel box e per non rinunciare alla sua passione per l’ecologia, ha aguzzato l’ingegno. Trasformando la sua bicicletta in una bicicletta «solare». Si potrebbe definire una specie di uovo di Colombo, sia pure con qualche inevitabile controindicazione. In ogni caso, è davvero originale la trovata di Marco Arpago, 46enne, responsabile di sistemi informatici in un’azienda monzese, che ha installato sulla sua comunissima bicicletta elettrica quattro pannelli solari, in modo tale che si caricasse naturalmente alla luce del sole, senza doverla più attaccare alla presa di corrente.
«Ho fatto tutto da solo – ha raccontato l’ingegnoso brianzolo che abita alla Taccona di Muggiò – Ho recuperato su Internet quattro pannelli solari e tre batterie, ho acquistato due scatole di plastica sulle quali porre i pannelli ma che al tempo stesso fanno anche da portapacchi così che con la mia bicicletta posso anche andare a fare la spesa». Una bicicletta acquistata nella grande distribuzione e che con tutti questi impianti ecologici gli è costata circa 700 euro, ma che vengono totalmente ammortizzati sia per quanto riguardo la salvaguardia dell’ambiente che per la fatica visto che, se è stanco, Marco aziona direttamente la funzione elettrica alimentata dalla luce del sole.
Una bicicletta un po’ più pesante di quelle normalmente in circolazione visto che i pannelli solari pesano circa cinque kg, ma davvero unica nel suo genere. Una bicicletta che Marco utilizza quotidianamente per i suoi impegni.
«La uso per andare al lavoro – ha racocntato- Sfrecciando sulla pista ciclabile che dalla Taccona mi porta in via Cavallotti dove lavoro, ma anche per andare a fare la spesa nel vicino centro commerciale».
Riscuotendo subito tanto successo tra i numerosi che si imbattono in questa bicicletta davvero speciale. «La gente è incuriosita – ha raccontato – Alcuni erano anche interessati a una sorta di business. Ma io lo faccio per passione e per realizzare la mia bici solare ho utilizzando i pochi momenti di tempo libero. Costruendola in circa tre mesi. Oltre, naturalmente, al momento preparatorio di progettazione e recupero dei materiali».
Ma Marco non pensa al commercio, lui è troppo orgoglioso della sua bicicletta solare, tanto che si è già messo al lavoro per realizzarne un’altra ancora più avveniristica e sempre ecologica lui che, dal lontano 1999 per far fronte al caro benzina si era già convertito allo scooter elettrico. «Sto lavorando a una bicicletta con supercondensatori – ci ha anticipato – Chiedendo anche consigli a un collega. Il supercondensatore, infatti, ha vita eterna e me lo sono realizzato da me».
Si legge negli occhi felici come quelli di un bambino, la soddisfazione del brianzolo nel mostrare il suo gioiellino. E a chi gli prospetta una realizzazione in serie della sua bicicletta solare Marco appare un po’ scettico. «Certo se la si costruisse in serie la si potrebbe ulteriormente alleggerire e abbellire – ha aggiunto – Ma poi in quanti la acquisterebbero». Il sole deve ricaricare le batterie dello spirito ecologico degli italiani.
Barbara Apicella