Muggiò, il sindaco sta meglio«Nessun danno neurologico»

Muggiò: il sindaco Zanantonia Seregno per la riabilitazione
Pietro Zanantoni, già sindaco di Muggiò

Muggiò – La luce dopo il buio profondo. Sta meglio il sindaco Pietro Zanantoni, dopo il grave malore. È trascorsa lenta la settimana che ha tenuto in apprensione l’intera Muggiò da quando, nella sera di martedì, la voce ha iniziato a diffondersi: «Zanantoni è in coma farmacologico, è molto grave». Voce presto confermata da fonti ufficiali, nell’incredulità generale: si parla di un malore, un arresto cardiaco, del ricovero nel reparto di Rianimazione dell’Ospedale di Desio.

Il 26 ottobre scorso, intorno alle 14, Zanantoni, 50 anni, è stato colpito da un attacco cardiaco mentre, durante una pausa dal lavoro, si trovava in una palestra di via Milano a Seregno: in seguito al grave malore il sindaco si è accasciato a terra ed è stato soccorso dal suo personal trainer, per poi essere trasportato d’urgenza all’Ospedale di Desio, dove per un paio di giorni è rimasto ricoverato in uno stato di incoscienza, dovuto ad una sedazione profonda indotta dai medici.

Il primo bollettino medico, emesso intorno a mezzogiorno di mercoledì 27 ottobre parlava di «condizioni generali stabili», ma con «prognosi riservata». Ore di angoscia. Poi lo spiraglio di luce: giovedì il bollettino medico delle 16 comunicava un miglioramento: le condizioni cliniche del sindaco «hanno evidenziato una favorevole evoluzione che permetterà di sciogliere la prognosi in tempi brevi». Condizioni valutate dopo che i medici hanno sospeso lo stato di sedazione.

Nuove voci a rincorrersi: il sindaco si sarebbe svegliato e sarebbe riuscito anche a scambiare qualche parola con i medici. Conferme arrivano più tardi, già in serata, e prendono ufficialità con il bollettino pubblicato sul sito del comune di Muggiò venerdì 29 ottobre, intorno a mezzogiorno: «Il sindaco Pietro Stefano Zanantoni continua la degenza presso il reparto di Rianimazione. Nella giornata di ieri si è iniziata la procedura di riduzione della sedazione farmacologica.

Dopo la sospensione il paziente si è svegliato mostrando un comprensivo disorientamento spazio-temporale ma non evidenziando altri deficit neurologici. I parametri delle funzioni vitali sono nei limiti di norma». Muggiò tira un sospiro. E sorride.
Luca Scarpetta