Muggiò: distretto commerciola Regione piange miseria

Muggiò: distretto commerciola Regione piange miseria

Muggiò Per il distretto del commercio di Muggiò le casse sono vuote. È questa l’amara sorpresa che arriva da Regione Lombardia, relativamente al bando per il distretto del commercio per la promozione e lo sviluppo dei negozi locali sul territorio. Si tratta di un progetto, concretizzato in un bando regionale, al quale Muggiò ha partecipato e vinto insieme ai comuni di Nova Milanese e Varedo.

Complessivamente le risorse messe a disposizione da Regione Lombardia per i distretti sul 4° bando ammontavano a 14 milioni 400 mila euro, che sono stati ripartiti tra le province proporzionalmente al loro peso demografico. In quest’ottica ai comuni di Muggiò, Nova Milanese e Varedo sarebbero spettati 320 mila euro da dividere in tre per sette aree di intervento, sulle quali i distretti hanno presentato i propri progetti entro il 30 marzo scorso: comunicazione e marketing di Distretto del Commercio, promozione e animazione, interventi strutturali di qualificazione urbana, accessibilità e mobilità, sicurezza, gestione di servizi in comune, sostenibilità energetica ed ambientale.

Era stato lo stesso assessore al Commercio Nadio Bonfante a presentare la possibilità di un finanziamento in un incontro ad hoc che si era svolto a Palazzo Isimbardi con gli esercenti della città. Così a Villa Casati sono arrivati diversi preventivi per lavori di vario genere, tenendo comunque presente che la ripartizione del finanziamento tra i tre comuni non sarebbe avvenuta a priori in parti uguali, ma che sarebbe stata distribuita a seconda del costo dei preventivi presentati dai negozi di ogni singolo comune.

A Muggiò, allora, si è puntato forte sul miglioramento della sicurezza, del risparmio energetico e sull’abbellimento delle vetrine, mentre l’impegno preso dall’amministrazione comunale riguardava l’arredo urbano. Poi, però, l’amara sorpresa: per il 2011 le casse di Regione Lombardia sono vuote e i finanziamenti che erano stati prospettati probabilmente non arriveranno. Una delusione che non dovrebbe avere ripercussioni concrete sugli esercenti, dato che l’amministrazione comunale aveva raccomandato di farsi fare soltanto dei preventivi.
Luca Scarpetta