Muggiò Sono sempre di più le famiglie muggioresi che con fatica arrivano a fine mese. Stringendo la cinghia ce la fanno, ma in parallelo è in aumento in città il numero delle famiglie che, colpite da disoccupazione, cassa integrazione, mutuo da pagare, si ritrovano a non avere neppure i soldi per fare la spesa.
<Le richieste sono sempre in aumento – spiegano dalla Caritas di piazza del Burghett. – In crescita le famiglie senza alcun reddito o con un solo magro reddito. Ci sono casi davvero drammatici. Famiglie con bambini in difficoltà a pagare l’affitto, le spese di luce e gas. Abbiamo i nomadi e i residenti. Tra i residenti abbiamo gli extra comunitari e gli italiani. Gli italiani sono in crescita vertiginosa e hanno superato i nomadi.
I volontari sono 8 donne e un uomo fissi, un uomo semifisso e altri mariti che danno una mano quando ogni 40 giorni si fa il carico al Banco Alimentare. Ci sono famiglie che vengono a ritirare il pacco ogni 40 giorni, quelle che vengono solo per l’aiuto alimentare, chi per aiuto vestiario e alimentare>.
A rivolgersi alle associazioni di volontariato Caritas e San Vincenzo sono sempre più le famiglie <normali> quelle che fino a qualche tempo fa avevano un doppio stipendio e che ora si ritrovano ad essere i nuovi poveri. Lo scorso anno sono stati oltre 600 i muggioresi che hanno dovuto mettere da parte l’orgoglio e chiedere aiuto ai volontari della Caritas e della San Vincenzo Taccona e San Carlo.
Le associazioni hanno fornito loro non solo abbigliamento, ma anche pacchi alimentari recuperati attraverso il Banco Alimentare: un ammontare di cibo pari a 50 tonnellate corrispondenti a 150 mila euro. Una situazione che non può che far riflettere.
Cristina Mariani