Muffa e topi su salumi e formaggiLa denuncia coinvolge Brugherio

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Brugherio – Sono stati denunciati in stato di libertà per frode in commercio aggravata, commercio di alimenti nocivi e violazione delle norme igieniche sulla conservazione dei cibi, tre ambulanti di Sassari che vendevano salumi e formaggi ammuffiti in mercati rionali e centri commerciali anche in città. La settimana scorsa, nel giorno dell’Immacolata, la Polizia stradale di Torino (città in cui si trova il magazzino di stoccaggio della merce) ha fatto scattare l’operazione fermando nei pressi del capoluogo piemontese una quarantenne di origine ungherese ma residente da tanti anni in Italia e il marito di lei, 39 anni, che dichiarava di essere appena tornato da un centro commerciale di Brugherio, insieme al suo collaboratore 45enne.

È dunque in città che quel giorno i due uomini hanno venduto i prodotti avariati ai brugheresi, allestendo il banco che prometteva squisitezze tipiche dalla Sardegna nella corsia di un centro commerciale non meglio precisato. Oggi chi ricorda di aver acquistato del formaggio doc proverà un brivido apprendendo le condizioni in cui i prodotti venivano conservati nel magazzino torinese. La perquisizione della stradale di Torino e degli ispettori dell’Asl, effettuata a conclusione dell’operazione, ha portato al sequestro di oltre 4 tonnellate e mezza di alimenti: prodotti ricoperti di muffa maleodorante, topi che sgattaiolavano da dietro le confezioni dopo avere rosicchiato quelle più vicine a terra, norme di conservazione violate e etichette irregolari, con scadenze contraffatte. Anche risalire all’origine della merce è stato per il momento impossibile, considerato che la provenienza non era documentata in nessun modo.

Le indagini sono ancora in corso, così come le analisi dell’Asl, intanto il trio è formalmente indagato. Quale parte dell’intera vicenda si sia consumata in città non è del tutto chiaro. La donna è stata fermata nel Torinese, impegnata in uno stand all’interno di in un centro commerciale di Rivarolo Canavese, e proprio l’ungherese pare abbia detto alla polizia che il marito si trovava in un centro di Brugherio per vendere i prodotti tipici del Sassarese. L’uomo, probabilmente avvisato nel frattempo dalla moglie sulle indagini in atto, sembra abbia lasciato in tutta fretta la Brianza dirigendosi verso il magazzino di Torino. Gli agenti della stradale torinese lo hanno intercettato sulla via del ritorno, lungo la tangenziale di Torino, ricevendo la stessa versione che aveva dato la moglie. Al momento quindi, gli unici elementi che coinvolgono Brugherio nell’incresciosa vicenda, sono le dichiarazioni degli indagati.
Valeria Pinoia