Monza, via libera tra le polemicheSì all’Esselunga in viale Stucchi

Il patto di stabilità di Monza è salvo: il piano integrato di intervento di Esselunga è stato approvato. Il consiglio comunale ha votato il progetto che porterà nelle casse comunali gli 8,5 milioni di euro che servono per rientrare nel patto previsto dal Governo.
Monza, via libera tra le polemicheSì all’Esselunga in viale Stucchi

Monza – Il patto di stabilità di Monza è salvo: il piano integrato di intervento di Esselunga è stato approvato. Il consiglio comunale ha votato il progetto che porterà nelle casse comunali gli 8,5 milioni di euro che servono per rientrare nel patto di stabilità previsto dal Governo. L’amministrazione tira un sospiro di sollievo ed esce da un incubo durato diversi mesi, dato che nel mese di maggio c’erano 26 milioni di euro da recuperare per rientrare nel patto di stabilità (più 12 milioni per la parte corrente). Ma le polemiche sono dietro l’angolo.
Era passata la mezzanotte quando il consiglio ha votato il piano integrato con 19 voti favorevoli (Pd, Città persone, Sinistra e libertà e Italia dei Valori), il Movimento 5 stelle e Cambia Monza hanno votato contro, mentre Pdl e Lega Nord hanno abbandonato l’aula al momento della votazione (Una Monza per tutti e Insieme per Monza erano assenti). I comitati cittadini hanno protestato in aula distribuendo volantini in aula.
Il sindaco Roberto Scanagatti ha anche chiarito che se il privato non verserà gli 8,5 milioni di euro previsti entro il 29 dicembre il piano decade.

Le polemiche non sono mancate al momento della discussione in consiglio di questo progetto che porterà alla costruzione di tre edifici, uno dei quali è il supermercato vero e proprio (2.500 metri di superficie di vendita), mentre altre due strutture alte ben 28 metri (7 piani) saranno adibite a uffici e ci sarà spazio dedicato a deposito, parcheggi e magazzino per un totale di 46mila metri quadrati di superficie occupata. Il progetto prevede anche la sistemazione dell’area di via Lecco (dove si trova oggi Esselunga), con la piazza e la costruzione di un edificio adibito a commerciale (resterà anche un piccolo negozio di alimentari a servizio del quartiere) e residenziale con canone calmierato; e infine la costruzione dei due edifici adibiti ad uffici in viale Libertà.

L’opposizione ha protestato: «Svendete la città soltanto per fare cassa» ha dichiarato Martina Sassoli (Pdl); «Il supermercato avrà una pesante ricaduta sulla viabilità ed è innegabile il consumo di suolo» continua Nicola Fuggetta del Movimento 5 stelle. L’ex sindaco Marco Mariani (Lega Nord) ricorda che «E’ stata la giunta Faglia di centro sinistra ad approvare l’ecomostro di via Lario», mentre Domenico Riga (Pdl) sottolinea: «Con questo progetto si uccide il piccolo commercio».

«Non abbiamo fatto altro che dare corso alle previsioni del Pgt e della variante proposta dalla passata giunta – ribatte il sindaco Roberto Scanagatti – è un fatto importante e per nulla scontato quello di aver portato a termine questa operazione che ci consente, nel pieno rispetto delle regole, di pareggiare il patto di stabilità e non dimentichiamo che questo progetto era già previsto anche dal vecchio piano Benevolo».
Andrea Trentini