Monza, torna l’incubo amiantoDecine di sacchi «dimenticati»

Monza, torna l’incubo amiantoDecine di sacchi «dimenticati»

Monza – Amianto a cielo aperto. In via della Taccona angolo via Baradello ci sono numerosi sacchi bianchi che mettono in allarme i residenti. Sui sacchi è presente la dicitura: “Attenzione contiene amianto. Respirare polvere di amianto è pericoloso per la salute. Seguire le norme di sicurezza”. Proprio questa frase ha creato allarme tra i cittadini che si chiedono per quale motivo questa montagna di sacchi non è stata portata via e da una ventina di giorni è abbandonata in un’area recintata in cui sono in corso dei lavori.

Questo tratto è al centro di opere di riqualificazione perché si tratta della strada di collegamento per la Monza Saronno e via della Taccona, che sostituirà il passaggio sul viale Lombardia durante i lavori di interramento del viale stesso. Non tutti sono allarmati, anzi alcuni sono persino entusiasti: «Finalmente è stata fatta pulizia – dice un residente – quello che è stato messo nei sacchi è la terra che è stata smossa, non credo fosse pericolosa però spesso la gente gettava in quest’area rifiuti di ogni genere e quindi ci sarà stato anche eternit». Queste le impressioni di chi vive nella zona: paura da un lato e soddisfazione dall’altro. Come ha detto Giorgio Artesani, consigliere del parlamentino di circoscrizione: «La bonifica di quell’area è stata fatta seguendo tutte le norme imposte dalla legge e quel’angolo è al centro di diversi lavori proprio in previsione dei lavori per l’interramento di viale Lombardia. In effetti in quello spazio verde, negli anni scorsi, più volte è stata segnalata la presenza di rifiuti pericolosi, eternit in particolare, abbandonato da qualche incivile che l’ha gettato senza pensare che per questi oggetti esiste uno smaltimento specifico proprio perché si tratta di materiale pericoloso e nocivo. Credo che gli addetti alla riqualificazione della strada abbiamo lasciato i sacchi in vista perché sono in attesa di avere indicazioni relative al centro di smaltimento idoneo. Non penso si tratti di materiale pericoloso perché ho visto l’attenzione che è stata utilizzata per bonificare il terreno prima dell’inizio degli scavi».

L’assessore all’Ecologia Giovanni Antonicelli spiega: «Dobbiamo capire di chi è quel tratto di strada e se c’è la presenza di sacchi di amianto indagheremo per capirne i motivi. Credo però che se sono così in vista è perché sono state rispettate tutte le leggi e immagino siano in attesa dell’autorizzazione per lo smaltimento definitivo».
Alessandra Sala